Imperia. È ancora in standby alla Camera la proposta di legge «Disciplina delle attività e delle terapie assistite dagli animali» che ha come obiettivi quelli di riconoscere la pet therapy come metodo di «co-terapia», fissare il principio per cui essa sia fondata sulla relazione con gli animali coinvolti e non sul loro sfruttamento, dare un quadro di certezze a pazienti, medici ed operatori.
La pet therapy rappresenta l’applicazione di una precisa cornice teorica, la zooantropologia, che studia il significato beneficiale della relazione con l’animale e le diverse leve che ne permettono l’applicazione corretta e ad hoc rispetto alla varietà dei problemi su cui è chiamata ad intervenire; In altre parole, per dare un servizio adeguato, non si deve realizzare una relazione generica uomoanimale, bensì una dimensione di relazione specifica capace di produrre quei contributi al cambiamento di cui necessita la persona.
Attualmente, dunque, non esiste ancora una legge-quadro nazionale, che riconosca esplicitamente la pet therapy e definisca criteri e standard validi per tutti, ciononostante, l’orientamento della Regione Liguria è quello di emanare una legge in materia di “pet therapy” volta a promuovere la conoscenza e l’utilizzo di nuovi trattamenti di supporto ed integrazione delle cure cliniche-terapeutiche.
La giunta municipale ha deciso di aderire all’iniziativa progettuale finalizzata alla realizzazione di attività atte alla diffusione e sensibilizzazione ai temi degli Interventi Assistiti con gli Animali (pet therapy), della zooantropologia e dell’agricoltura sociale, promossa dalla Consigliera di Parità della Provincia di Imperia. Il Comune della città aderisce alla suddetta iniziativa in qualità di partner operativo per ogni utile e concreta ricaduta sull’Ambito Territoriale Sociale afferente al proprio territorio ed in modo particolare per le azioni riferite alla formazione, informazione e sensibilizzazione.