Nella giornata di martedì 24 febbraio, la Sala Atti Parlamentari della Biblioteca del Senato ha ospitato la presentazione della relazione annuale sulle attività svolte dal Procuratore Nazionale Antimafia e dalla Direzione Nazionale Antimafia. Promotore è stata l’on. Rosy Bindi – Presidente della Commissione parlamentare di inchiesta sul fenomeno delle mafie e sulle altre associazioni criminali, anche straniere.
Tra tutte le pagine del fascicolo vi è ovviamente una parte dedicata alla Liguria, redatta dal sostituto procuratore Anna Canepa da cui emerge evidentemente come la provincia di Imperia sia quella più coinvolta dal problema delle infiltrazioni mafiose, nello specifico ‘ndranghetistiche alla luce anche del recente processo “La Svolta” conclusosi con il riconoscimento del reato 416 bis di associazione mafiosa, evento storico per tutta la regione.
Al 30 giugno del 2014 i reati pendenti erano 53, di questi 9 per associazione mafiosa, un’attenzione particolare è stata posta anche ai reati ambientali e a quelli legati allo spaccio di sostanze stupefacenti.
Elemento importante riguarda le analisi fatte sui porti e la frontiera di Ventimiglia, considerati snodi strategici per il malaffare e i traffici illeciti. Tra i comuni considerati più a rischio ‘ndrangheta, vi sono Ventimiglia, Bordighera, Vallecrosia e Diano Marina .
Il sindaco di Diano Marina, Giacomo Chiappori, è attualmente indagato dalla procura di Imperia per voto di scambio semplici e le indagini erano iniziate nel 2011. Le indagini tuttavia non hanno permesso di riscontrare contatti diretti tra gli amministratori e i soggetti legati all’ndrangheta.
A Ventimiglia, invece, durante le elezioni comunale di giugno, alcune famiglie legate alla criminalità organizzata hanno cercato di comprare i voti per fare eleggere i loro candidati. Anche in questo caso è stata avviata un’indagine.