“Questa volta siamo amareggiati – spiega Alessandro Iapichino, RSU Cisl e dipendente Agnesi – perchè parlano di poca uscita del prodotto vecchio, il rallentamento fa sì che non possiamo continuare con gli ordini. Questa è stata una sorpresa anche per il direttore dello stabilimento. Siamo molto preoccupati perchè qualcosa non torna, vorremmo che l’azienda non accedesse a questo strumento della solidarietà ogni mese perchè viene comunque pagato dai cittadini”.
“Ci hanno colto di sorpresa, l’azienda aveva dato speranza fino a Pasqua, invece per mancanza di ordini ci hanno fermato – spiega Tiziano Balosetti RSU – Non riusciamo a vedere iniziative da parte dell’azienda in merito a promozioni e pubblicità che dovrebbe arrivare a marzo per rilanciare il prodotto, ma ora non abbiamo notizie“.
“Nuova chiusura per lo stabilimento Agnesi, per noi è la seconda volta in un anno, ma a Fossano sono abituati così da tanto tempo – spiega Gigi Lazzarini del RSU – È segno che all’azienda piace sfruttare la cittadinanza. Qua si va avanti con del fumo che è stato lanciato ad arte con il discorso sughi e pesti di cui non si sta parlando, come non si parla del discorso della Regione, del Ministero. Noi non sappiamo nulla e le cose vanno male visto che l’azienda crede che solo con il cambio del packaging si possa sistemare tutto. Non basta cambiare il pacchetto per rilanciare un prodotto, non vogliamo aspettare la fine senza fare nulla, lo abbiamo già fatto e siamo pronti a replicare”.