Sono stati condannati rispettivamente a 1 anno e a 6 mesi di carcere, pena sospesa, e rimessi in libertà i due ventenni di origine marocchina arrestati nella notte dai Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Imperia con l’accusa di furto aggravato per aver scassinato con un cacciavite le vetrine del negozio di abbigliamento Tina Tre sotto i portici di via Bonfante e rubato alcune felpe. Questa mattina si è tenuto il processo per direttissima e i due, uno dei quali con precedenti penali, sempre per furto, sono stati condannati dal Giudice Varalli.
LA RICOSTRUZIONE DEL FURTO
Intorno alle ore 23 i due giovani hanno scassinato le vetrine del negozio di abbigliamento Tina Tre di via Bonfante a Oneglia, rubando alcune felpe. Al furto ha assistito un commerciante che ha immediatamente avvisato La Vigile e i Carabinieri che, una volta arrivati sul posto, hanno dato il via alle ricerche. Dopo una decina di minuti circa i Carabinieri hanno intercettato due giovani in via San Giovanni, il cui aspetto corrispondeva alla descrizione fornita poco prima dal commercianti. I militari hanno così proceduto alla perquisizione, al seguito della quale sono state ritrovate in una borsa alcune felpe della stessa marca di quelle rubate pochi minuti prima in via Bonfante. I due giovani inizialmente hanno negato ogni addebito, per poi, invece, ammettere le proprie responsabilità. Per i due ventenni è così scattato l’arresto.
