23 Novembre 2024 02:32

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23 Novembre 2024 02:32

IMPERIA. PEDAGGIO AUTOSTRADALE PER LE AMBULANZE. TRINCHERI (CROCE BIANCA): “IL PROBLEMA È SERIO, DIRETTIVE POCO CHIARE”/L’INTERVISTA

In breve: "Anche durante l'emergenza l'ambulanza deve rallentare fermarsi alla sbarra e richiedere il biglietto per il mancato pagamento, personalmente sono preoccupato".

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“La problematica dei pedaggi autostradali per i mezzi di soccorso è passata un po’ in sordina, solo gli addetti ai lavori sanno realmente  quanto è serio il problema, e nonostante le numerose promesse la Croce Bianca e molte altre pubbliche assistenze si trovano a dover fare mancato pagamento ogni viaggio che facciamo“.

Sono queste le prime parole di Roberto Trincheri, presidente della Croce Bianca, contattato da Imperiapost per approfondire il problema dell’obbligo di pagamento del pedaggio autostradale dei mezzi di soccorso. Notizia che, in questi giorni, sta facendo molto discutere.

“Le direttive dell’autostrada sono poco chiare – spiega Roberto Trincheri – è vero che hanno instaurato un portale apposito, ma ad oggi i percorsi esenti sono poco chiari. La circolare parla di servizio 118 allora a questo punto tutti i servizi dell’Asl sono da considerare esenti in quanto le nostre ambulanze ogni viaggio ricevono un fonogramma dal 118 che autorizza e registra tale viaggio? Questo è uno dei punti chiave. “.

“Ho sentito il presidente del  Cipas Antonio Pizzolla e della Croce Verde di Arma di Taggia e anche lui ha dato direttive di non pagare il pedaggio. Inoltre anche durante l’emergenza l’ambulanza deve rallentare fermarsi alla sbarra e richiedere il biglietto per il  mancato pagamento, personalmente sono preoccupato.

Ho contattato, e li ringrazio tutti per la loro estrema disponibilità, il presidente dell’autostrada dei fiori, che mi ha fatto presente che il problema è nazionale, ho chiesto l’intervento del 118 e dell’Asl, il direttore del 118 dott. Abregal si è impegnato in prima persona, ha fatto presente il problema al Prefetto. Ho sentito anche i responsabili dell’Anpas (associazione nazionale pubbliche assistenze) anche loro sono in difficoltà. Per il momento gli unici esenti sono i mezzi CRI che svolgono però il nostro stesso lavoro, e i mezzi Asl. Non critichiamo la CRI, è la legge che è sbagliata!”

Spero che il problema si risolva al più presto, forse la gente pensa che i bilanci delle pubbliche assistenze siano ricchi e invece la situazione è sempre peggio siamo costretti anche ridurre personale perché le spese aumentano in continuazione. Spero che il Ministro ai trasporti intervenga ed invito i politici a prendere in seria considerazione la problematica.  E’ un momento in cui tutte le pubbliche assistenze e la varie associazione di volontariato devono essere unite ed affrontare tutti assieme il problema”.

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