A soli due giorni dal clamoroso sfogo pubblico del noto fotografo Settimio Benedusi, un altro illustre imperiese, il discografico di fama internazionale Stefano Senardi, ha deciso di esprimere tutto il suo malumore per le condizioni in cui versa la sua amata città: Imperia.
Nella lunga intervista rilasciata al nostro giornale, Senardi racconta di come Imperia abbia perso l’opportunità di ospitare grandi artisti coma Cristiano de André e Franco Battiato, e di come non sia stata in grado di promuovere adeguatamente il Capodanno, nonostante l’evento fosse di grande richiamo. Proprio riguardo al Capodanno Senardi rivela di essere in imbarazzo per il mancato pagamento dell’agenzia organizzatrice del concerto di piazza Dante con gli artisti di X Factor. Senardi esprime tutto il suo disappunto anche per i rapporti non proprio idilliaci con l’amministrazione Capacci, tanto da chiudere il suo sfogo con una considerazione che non lascia spazio a molte interpretazioni: “Io non mi offendo facilmente ma sicuramente non mi posso ritenere soddisfatto da come sono stato trattato“.
L’INTERVISTA
“Ho deciso di intervenire anche io dopo aver letto la prima lettera di Settimio Benedusi perché oltre ad essere un amico è la persona con la quale spesso mi confronto su un tema doloroso: Imperia.
In occasione della celebrazione dei festeggiamenti per il premio Nobel Natta abbiamo insieme ideato e consegnato all’ Amministrazione una serie di proposte per la città senza avere poi un riscontro. Abbiamo lanciato un grido di dolore, insomma, più di così cosa dobbiamo fare?.
Io e Settimio siamo persone disponibili a mettersi ‘intorno a un tavolo’ per lavorare seriamente; non è questione di budget, ma di cambiare atteggiamento e comportamento. Questo cambiamento sta alla base del successo di tutto quello che si potrebbe fare ad Imperia. È una questione di educazione civica e morale.
Non mi sono confrontato con Settimio dopo la pubblicazione della sua prima lettera, ma posso dire di concordare con lui e di sentirmi nello stesso stato d’animo.
Voglio rispondere anche agli ‘addetti ai lavori’, noi ci mettiamo a disposizione per dare un contributo artistico, di idee, di proposte. Possiamo dare un aiuto concreto e intellettuale nell’ambito di quello che sappiamo fare. Noi non abbiamo mai fatto politica, facciamo un altro lavoro.
In questo momento siamo semplicemente cittadini addolorati che vedono morire la città a cui sono legati e che continuano a frequentare.
È un vero peccato vedere che questo situazione perpetua durante un’amministrazione alla quale io , pur non votando ad Imperia, ho espresso la mia simpatia. Ho apprezzato la serietà del Sindaco Capacci che, in prima persona, pur facendo un altro lavoro, si è messo in gioco decidendo di fare il politico.
Non voglio essere frainteso. Ci mettiamo a disposizione, pur con i nostri limiti, sperando di poter essere utili alla nostra città. Ma non voglio sostituirmi ai politici.
Continuano a passare gli anni e vorrei essere finalmente coinvolto e ascoltato. Quando ho parlato del fatto che le persone devono cambiare i loro comportamenti, avevo in mente alcuni episodi che si sono verificati.
– Nell’ estate 2014 sono stato contattato dall’Amministrazione della Città di Imperia per trovare all’ ultimo momento un artista per la serata clou di agosto. Avevo quindi pensato ad una serata con Cristiano De Andre ambientata a Borgo Marina. Mi era stato detto di andare avanti con l’organizzazione dell’evento, ho quindi bloccato l’artista ottenendo un costo finale decisamente inferiore a quello di mercato, ma avevo chiesto che non venisse divulgata la data, qualcuno dell’amministrazione invece l’ha diffusa, mettendo in difficoltà non solo me, ma anche Cristiano De Andre.
L’evento è saltato qualche giorno prima della data prefissata, ma all’opinione pubblica è stato ‘venduto’ l’arrivo della Finale delle Selezioni di Miss Italia, approdata a Imperia solo grazie a problemi della città nella quale avrebbe dovuto essere ospitata.
– Dopo quella esperienza mi mi era stato chiesto di occuparmi di due cose importanti: Capodanno 2014 e Agosto 2015. Partiamo da Capodanno. Il tempo è limitato, come anche il budget. Riesco con i miei mezzi e contatti a chiudere l’evento a 15mila euro, tutto compreso, presentatore incluso (rinunciando al mio cachet), con amici di un’Agenzia di Modena. Organizziamo la “serata X-factor”, evento unico in tutta Italia, proprio a ridosso della finale del Talent.
Mai mi sarei aspettato quello che poi è successo. Il piano di comunicazione dell’evento non è stato programmato e attivato. Quindici giorni prima dell’evento l’ufficio di competenza non aveva ancora inviato comunicazione del Capodanno alle agenzie di stampa, ai quotidiani, ai Tg regionali e nazionali. Non c’è stata alcuna promozione. Addirittura i manifesti e le locandine, pagate interamente da uno sponsor, non sono state affisse.
L’ Ufficio stampa è stato assente
Eppure, parlando con gli albergatori di Diano Marina e Imperia, ho percepito grande soddisfazione perché non avevano stanze libere in quei giorni, così come gli Autogrill hanno registrato in quei giorni la presenza di turisti veneti, lombardi e piemontesi che si recavano ad Imperia proprio per il Capodanno X FACTOR.
Fortunatamente, indipendentemente dall’organizzazione e dalla promozione insufficiente del Comune di Imperia, una delle artiste, Francesca Michielin, proprio in quei giorni in vetta alle classifiche insieme al famoso cantante Fedez, ha annunciato tramite i Social la sua presenza ad Imperia per il Capodanno in Piazza. Basti pensare che più di un milione di persone ha visualizzato quel post. Questa è comunicazione efficace.
Sicuramente sarebbe stato opportuno pubblicizzare, comunicare adeguatamente l’evento. Probabilmente due terzi delle persone che hanno partecipato al Capodanno in Piazza Dante non erano della zona. Cosa sarebbe successo se avessimo promosso in modo adeguato anche sul nostro territorio l’evento?
Se ripenso a quella serata, posso dire che è stato bellissimo poter fare qualcosa per i giovani, ma certamente si poteva fare di meglio.
Inoltre, ora abbiamo un altro problema. Sono doppiamente in imbarazzo perché l’Agenzia di Modena che ha curato la serata non è stata ancora pagata.
– Passiamo ora a parlare di agosto 2015. Bene, io avevo contattato Franco Battito e la sua orchestra. Il costo totale sarebbe stato di 70-80 mila euro, di cui 20/30 mila euro a carico del Comune e la parte restante a rischio mio e dell’artista, sulla vendita dei biglietti.
Il Comune ci doveva fornire il palco, la struttura e i permessi.
Ma nessuno ci ha risposto, non mi è arrivato nessun riscontro, ho dovuto sollecitare un funzionario che tra i denti mi ha comunicato che il budget non era sostenibile.
A quel punto, credendo che fosse un problema di soldi, mi sono messo immediatamente al lavoro per trovare altre soluzioni, più economiche, da proporre all’Amministrazione.
Si, perchè allora io credevo stupidamente di essere incaricato di organizzare il tutto, ma un giorno ho letto sul giornale l’annuncio del Comune del programma della serata: qualcun altro era stato incaricato e aveva organizzato, ma nessuno aveva ritenuto necessario comunicarmelo.
Ho dovuto scoprire attraverso Imperiapost e i Social che il mio incarico era stato portato avanti ed erano già stati chiusi i contratti per la serata.
Ora, vi posso dire che io non fremo dalla voglia assoluta di fare qualcosa ad Imperia, mi sono offerto senza pretendere guadagni colossali e spesso ho contribuito gratuitamente, ma pretendo almeno il rispetto della mia fatica e del mio entusiasmo.
Resto comunque, e sempre cordialmente, a disposizione.
Non volevo essere polemico, ma Settimio con quella lettera mi ha riaperto una ferita…
C’è qualcosa che non va in certi comportamenti ed è giusto che si sappia perché così si creano incidenti.
Io non mi offendo facilmente, ma sicuramente non mi posso ritenere soddisfatto per come sono stato trattato”.