27 Dicembre 2024 23:44

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IMPERIA.”DIAMO VALORE ALLA NOSTRA CITTÀ.OGGI È UMILIATA E BISTRATTATA. ASCOLTATECI”/LO SFOGO DELL’IMPRENDITORE SAGLIETTO

In breve: L'imprenditore e cittadino imperiese Angelo Saglietto scrive in una lettera alla redazione di ImperiaPost, ma rivolta al sindaco e a tutti gli abitanti di imperia, con alcuni consigli su come ridare lustro alla città, in particolare sul porto turistico.

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L’imprenditore e cittadino imperiese Angelo Saglietto scrive in una lettera alla redazione di ImperiaPost, ma rivolta al sindaco e a tutti gli abitanti di Imperia, con alcuni consigli su come ridare lustro alla città, in particolare sul porto turistico. Di seguito il testo della lettera:

“Mi chiamo Angelo Saglietto lavoro all’estero da una vita nel ramo Oil & Gas per una multinazionale italiana e mi occupo di terminali marittimi e piattaforme. Sono nato a Imperia Porto Maurizio, a Imperia ho casa e famiglia anche se vengo di rado mi interesso della MIA città anche perché è stata amministrata per 25 anni da mio padre Gerolamo.

Credo in Imperia ma la vedo sempre più umiliata e bistrattata, fortunatamente ora abbiamo una giunta che opera che cerca di creare o meglio di recuperare quanto è stato perso in passato. In tempi non sospetti scrissi che il porto così come era stato concepito e poi costruito sarebbe stato un fallimento, una cattedrale nel deserto, sia tecnicamente quindi come struttura, sia come impatto ambientale, sia come impresa azienda a perdere.

Non ha creato nulla: non un posto di lavoro, non ha portato indotto come qualcuno sperava, oggi si fanno commenti, ma all’epoca chi ha detto queste cose era il nemico. Caro Settimio io sono con te la penso allo stesso modo. Caro Carlo fai il tuo dovere per cui ti abbiamo eletto crediamo in te e nei tuoi collaboratori.
Nel passato abbiamo visto personaggi di uno squallore unico che hanno scalato il potere sino ad arrivare ai ministeri (Claudio Scajola) e la gente non capiva che pensavano a loro e basta che hanno svenduto la nostra Città a quattro personaggi che hanno fatto i loro porci comodi e guadagni.

Ora pensiamo a rimettere in piedi le cose il porto così come è non darà mai risultati per i seguenti motivi:
1) Non ci sono attrazioni che possano dare appetiti turistici il clima, la dieta mediterranea non bastano.
2) Mancano strutture marittime tali da garantire la sicura permanenza all’approdo quindi parliamo di cantieristica di manutenzione e riparazione, bunkeraggio in loco, agenzie di crewing, catering locale e non solo Parties Food.
3) Manca il flusso di passaggio non esiste una stazione marittima che possa accogliere mini cruiser eventuali.
4) Manca il contatto con Armatori di questo tipo di navi che portano anche 200 passeggeri per crociere di elite.
5) Mancano collegamenti permanenti con gli aeroporti di Nizza, Genova e Torino.
6) Manca la mentalità o meglio si è persa la mentalità tipica di Imperia quella mentalità marittima che ha fatto Grande la Città Dei Marinai (Flavio Serafini ne ha scritto tanto e bene).

Dove sono finiti i Saglietto, Terrizano, Giribaldi, Novaro, Acquarone, Natta, Dulbecco,Pilade, Tomatis, Viale vogliamo elencare chi ha dato lustro alla nostra Bella Città. Gli armatori, i pescatori che erano sui nostri porti, i Camalli questo era lavoro e ricchezza per la città dove sono finiti. Agnesi, Sasso, Lupi, Raineri, Borelli sono stati inghiottiti senza fiatare da colossi che hanno pensato bene di produrre altrove Pasta Agnesi da anni produce a Rostov Na Don con il marchio Maltagliati e noi la compriamo a Imperia.

Caro Settimio.Caro Carlo. Carissimi Imperiesi, io ora sono in Congo assieme ad altri imperiesi siamo dirigenti e quadri di grandi aziende nazionali e internazionali possiamo dare un valore aggiunto alla nostra città, ascoltateci forse insieme qualcosa possiamo ancora recuperare sicuramente la dignità di essere all’altezza dei nostri VECCHI”

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