Imperia. Dopo tutte le polemiche scaturite dalle dichiarazioni del discografico Stefano Senardi e del fotografo Settimio Benedusi, l’assessore alle manifestazioni Paolo Strescino ha risposto spiegando il punto di vista dell’amministrazione.
“Devo intervenire in risposta a tutte le critiche, ma la cosa positiva è che c’è il dibattito. Se la città puzzasse di morte non ci sarebbe nemmeno quello. Per quanto riguarda i commenti del discografico Stefano Senardi mi è dispiaciuto soprattutto il modo, perchè ho mail che attestano i nostri pagamenti. È vero c’è stato un po’ di ritardo, abbiamo pagato 20 giorni dopo, uccideteci, ma abbiamo pagato il 2 marzo invece che a metà febbraio. Non mi piace non mantenere gli impegni, soprattutto economici e quando i soldi sono quelli di tutti”.
“Inoltre – continua l’assessore Strescino – Io appena sono stato nominato assessore sono andato da Stefano, gli ho chiesto scusa a nome della città per come era stato trattato dal precedente assessore per il concerto di De Andrè visto che era stato avvisato tramite un messaggio di Facebook e da qui è nato il Capodanno come inizio di un nuovo rapporto. Se qualcuno poi non ha attaccato le locandine mi può dispiacere, ma non credo che il risultato sarebbe cambiato in base a quello. Sulle piattaforme internet in quei giorni abbiamo concentrato parecchio sforzo. Capodanno è stato un test, anche per vedere come reagivano i settori”.
“Su Battiato io l’11 febbraio ho scritto a Stefano Senardi, con in copia il Sindaco, e abbiamo ragionato sulla vicenda spiegando delle difficoltà economiche e dei progetti che avevamo già in cantiere. La cifra richiesta al Comune, per quanto giusta dato il nome, e la richiesta ai cittadini del pagamento di un biglietto, avrebbe implicato l’impiccagione sulla pubblica piazza di Imperia dell’amministrazione da parte di chi ci vive. Visto il momento storico, considerando che la gente non arriva a fine mese, non ci sembrava corretto chiedere una cosa del genere alla città. Poi è vero che Senardi si sarebbe preso il rischio di impresa, ma se il rapporto sulla cultura diventa squisitamente economico credo sia la strada sbagliata. Poi, visto che si parla di rimpasto, se qualcuno fra qualche mese sarà più bravo di me e riuscirà a fare di più andremo tutti a vedere gli spettacoli che porterà in città”.
“Stimo molto Benedusi, Gandolfo e Senardi, non mi spaventano le critiche, ma tutti lamentevano la fuga di cervelli, invece noi stiamo lavorando per farli tornare. Li abbiamo ricevuti con i tappeti rossi, accettiamo le critiche di tutti loro. Sono persone con cui ho sempre avuto e continuerò ad avere un ottimo rapporto. È evidente che se avessi avuto 200 mila euro all’anno per manifestazioni e sport avrei fatto anche io di più. Bisogna fare richieste proporzionate ai tempi in cui viviamo, è inutile proporre cose fuori dal budget. Le critiche di Gandolfo, Senardi e Benedusi sono legittime, ma noi ci siamo sempre comportati a modo e ne faremo tesoro, rimangono però i dati oggettivi che parlano di come abbiamo lavorato”.
“Se non fare niente con gli imperiesi illustri vuol dire ricevere critiche e farle porta critiche lo stesso, io risparmio i soldi dell’amministrazione pubblica. Sia chiaro” conclude l’assessore Strescino