Il consigliere regionale Roberto Bagnasco di Forza Italia sottolinea come non ci sia accordo nella maggioranza che governa la Liguria nemmeno nell’individuare una data certa di fine legislatura.
Spiega Bagnasco: “Sia a livello nazionale che regionale si sta assistendo all’ennesimo teatrino dell’incertezza che caratterizza questo triste periodo della politica italiana.
In Regione, visto che Renzi non è neppure in grado di fissare una data certa per le elezioni, si sta scatenando un grottesco “tiro alla fune” tra il Presidente della Giunta Burlando e il Presidente del consiglio Boffa.” :
“E’ inaccettabile – continua il consigliere e coordinatore provinciale di Forza Italia – che si facciano interrompere i lavori del consiglio con un anticipo così ampio, come sostenuto da Boffa al 28 marzo, ma non ritengo nemmeno che Burlando si possa arrogare il diritto di andare oltre l’ordinaria amministrazione per evidentissime esigenze elettorali.
I cittadini liguri sono stufi, credo, di venire superati da una logica di convenienza o di improvvisazione che da troppo tempo la fa da padrone nel governo della nostra Regione.
Già negli ultimi mesi non si è riusciti a decidere e a concludere poco, sia a livello di Commissioni che di Consiglio, per la frammentazione della sinistra e a causa delle continue e mai superate divergenze interne al PD. Una chiusura anticipata dell’amministrazione comporterebbe un ulteriore impedimento per tentare di concludere qualche pratica in materia di sanità, di infrastrutture e di salvaguardia del territorio tanto utili e necessarie alla nostra Regione”
Conclude Bagnasco: “Abbiamo assistito a cinque anni di inefficienza amministrativa e politica che vanno a culminare oggi anche con questa “bega” interna alla sinistra che ben evidenzia come l’assenza di un Governo in grado di legiferare in modo esauriente e, soprattutto, per una palese mancanza di regole certe, sia quanto di più disastroso anche per la Liguria che ha nei suoi amministratori uscenti l’evidente dimostrazione di come la convenienza per il partito e per le persone superi di gran lunga e in modo scandaloso il bene comune e il benessere dei cittadini”.