Imperia. Con riferimento alla pubblicazione sui media del 11 marzo 2015 inerente “Riviera trasporti. Contratti integrativi, i sindacati si spaccano. L’ugl non firma l’accordo quadro: “Avanti con la causa“, la Segreteria provinciale di UGL Trasporti precisa e comunica quanto segue:
UGL Trasporti provincia di Imperia in merito agli avvenimenti di non validare l’accordo con la Riviera Trasporti alla presenza del Signor Prefetto di Imperia, del Presidente della provincia di Imperia e delle organizzazioni sindacali FILT-CGIL, FIT-CISL e UIL Trasporti precisa che in data 23 febbraio 2015 presso la sede della Riviera Trasporti prendeva atto e visione di un’ipotesi di accordo quadro redatto da Azienda RT e sindacati FILT-CGIL, FIT-CISL e UIL Trasporti ed in quella sede l’UGL Trasporti con nota a verbale si riservava 48 ore di tempo per comunicare la propria decisione.
E’ stata successivamente convocata l’assemblea degli iscritti UGL nella quale, nonostante le forti perplessità sul verbale redatto, a tutela dei lavoratori proponeva un’integrazione, che veniva trasmessa in data 25 febbraio 2015, con la quale si condividevano i principi ma veniva richiesto che l’ipotesi di accordo quadro venisse completata nei dettagli e nei tempi di esecuzione, dichiarandosi disponibili ad un rinvio dell’udienza fissata davanti il Tribunale di Imperia nel mese di aprile p.v. al fine di consentire il perfezionamento dell’accordo e l’esecuzione dello stesso impegnandosi successivamente ad abbandonare la causa. Solo in data 11 marzo 2015, presso la Prefettura di Imperia, RT Trasporti rigettava l’integrazione UGL. Pertanto, per UGL Trasporti a tutela e nel rispetto dei lavoratori sono venuti meno i presupposti per convalidare l’accordo quadro. Per quanto riguarda le affermazioni rese note del rappresentante provinciale della FILT-CGIL, l’UGL Trasporti rimanda al mittente le sue dichiarazioni. Conclude Carmelo Cirino, segretario provinciale UGL-TPL, con la disdetta dei contratti aziendali ogni singolo lavoratore ha perso sino ad oggi circa 3000 euro e il perdurare di tale situazione genera notevoli disagi socio-economico ed economico-finanziari alle famiglie.
