Imperia. Dopo le vicende che hanno portato all`arresto del ginecologo imperiese Luca Nicoletti, con l`accusa di violenza sessuale aggravata su numerose pazienti, una nostra lettrice ci ha contattato per raccontare la sua verità. S.M. è stata disposta a fornirci le sue generalità, che non pubblichiamo per questione di privacy, a dimostrazione della serietà della testimonianza essendo anche disposta a riferire l’accaduto alla magistratura inquirente. Ecco il testo:
“Sono stata una paziente di Nicoletti. Ho sempre considerato il nostro ginecologo un professionista, finché, un anno fa, una mia carissima amica, parlando della mia intenzione di portare mia figlia adolescente a fare la sua prima visita da lui, ha avuto un momento di panico, confidandomi poi ciò che ha subito da Nicoletti, chiedendomi per favore di non farlo. E non l’ho fatto.
Con il senno del poi ho fatto bene e mi riferisco a tutte le donne che lo difendono come fosse un santo, e addirittura un martire. Provo un profondo malessere per i titoli che voi, care donne, descrivete questo uomo, perché prima di essere ginecologo è un uomo, con i suoi difetti e con le sue debolezze.
Provo rabbia per come vi permettete di giudicare le vittime dei suoi abusi, perché le avete umiliate ulteriormente, voi siete donne e mamme, eppure vi accanite sulle ragazze che potevano essere le vostre figlie. Ma mie care donne, un minimo dubbio non vi viene? Pensate davvero che se non lo ha fatto con voi è semplicemente dovuto al fatto che non siete il loro tipo di donne e ragazze? Invece di essere anche per poco, solidali con le vittime, voi le giudicate. Provo rabbia per questo. Vi chiedo, per favore, di pubblicare questo mio messaggio. voglio far sapere alle vittime che sono con loro. E voglio fare un ringraziamento particolare alla mia amica per non aver permesso che potesse capitare anche a mia figlia. Grazie amica mia!”.