24 Dicembre 2024 03:09

24 Dicembre 2024 03:09

IMPERIA. SMALTIMENTO RIFIUTI. BAGGIOLI (FI):”LA COSTRUZIONE DEL LOTTO 6 NON HA SENSO” /I DETTAGLI

In breve: La costruzione del Lotto 6 non ha senso in quanto il nuovo progetto del biodigestore in Loc. Colli prevede un’annessa discarica di servizio tra l’altro già esistente - scrive Simone Baggioli, candidato regionale di Forza Italia.

simone baggioli collette ozoto collage

Imperia. “Il problema dei rifiuti in Provincia è una questione che va avanti da diverso tempo – scrive Simone Baggioli, candidato regionale di Forza Italia, che così continua: Ieri pomeriggio mi sono recato a Collette Ozotto accompagnato dal Dott. Carlo Ghilardi e dal Dott. Sergio Tommasini al fine di comprenderne tutti gli aspetti. In Consiglio Comunale ho più volte ribadito la contrarietà al Lotto 6 voluta dall’Ente Provincia ritenendo tale eventualità una nuova ferita al nostro territorio dovuta allo sbancamento di un intera collina e un costo di intervento elevatissimo (parliamo di decine di milioni di Euro) a carico totalmente della collettività.

Dopo il sopralluogo di ieri ribadisco quanto ho detto in Consiglio. La costruzione del Lotto 6 non ha senso in quanto il nuovo progetto del biodigestore in Loc. Colli prevede un’annessa discarica di servizio tra l’altro già esistente. I titolari della discarica mi evidenziavano, infatti, che per la costruzione di detto impianto i tempi stimati sarebbero tra uno e due anni di lavori. Allora mi sorge spontanea una domanda: perché spendere milioni di euro smantellando una collina intera quando vi sarebbe la possibilità di utilizzare quella di servizio annessa alla creazione del nuovo impianto? A questa domanda, già fatta e rifatta in sedi competenti, non ho mai avuto risposta.

E poi, altra questione di notevole rilevanza. Il Biodigestore è composto sostanzialmente da due entrate: la prima per l’umido e l’altra per tutto quello che concerne il secco e quindi plastica, vetro, ferro, ecc. Al fine di procedere ad una separazione di tutto quello che non concerne l’umido, l’impianto è dotato di un separatore ottico. Quindi, anche in questo caso, il paventato porta a porta spinto non avrebbe alcun beneficio se non quello di far aumentare, in maniera esponenziale, i costi ai cittadini.

In conclusione, da quanto ho appreso, appare inutile che le famiglie debbano suddividere il secco e cioè plastica, ferro, vetro, ecc ecc in quanto è il lavoro effettuato dal separatore ottico dell’impianto stesso. Quindi, a mio avviso, appare sufficiente la suddivisione, da parte di noi cittadini, dell’umido dal tutto il resto (quindi con due sacchetti e non sei come previsto dall’Ass. Nocita e quindi anche molto meno personale e mezzi impiegato).

Le percentuali dei rifiuti sarebbero così definite. Circa il 50% di umido che andrebbe trasformato in compost, il rimanente 50% di materiale riciclabile con uno scarto variabile dal 5 al 15% che andrebbe nella discarica di servizio in quanto indifferenziabile.
Rimango dell’idea che l’innovazione e la sperimentazione siano due fattori di primaria importanza nell’ambito di questo processo e copiare dai Paesi del Nord Europa, molto più all’avanguardia di noi, certo porterebbe solo che benefici. La Liguria, al momento, è famosa per le discariche a cielo aperto, forse una politica differente con una visione futuristica è quello che si attendono ma soprattutto che auspicano i nostri figli.

Guardo, con speranza, a nuovi tavoli di confronto tra i Sindaci dei Comuni, la Provincia e gli operatori del settore affinchè si possa percorrere una strada volta a trovare la soluzione migliore con meno costi possibili. Il porta a porta spinto eleverebbe a dismisura i costi per noi cittadini quando l’installazione di campane di raccolta suddivise in umido e secco porterebbe allo stesso ed identico risultato ma con ricaduta economica molto più contenuta”.

Comunicato elettorale.

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