IMPERIA – KOBANE (Siria). Partirà martedì prossimo la delegazione imperiese composta dal consigliere comunale Mauro Servalli (Imperia Bene Comune) e dall’attivista dell’Aifo Giovanni Vassallo diretta a Kobane (città siriana al confine con la Turchia recentemente liberata dalle milizie curde dall’occupazione dei terroristi dell’Isis). I due si uniranno con un’altra dozzina di liguri e altri 140 attivisti provenienti da tutt’Italia.
L’occasione è quella del “Newroz” il capodanno del calendario curdo, giorno in cui il popolo curdo ricorda la propria storia segnata dalla resistenza alla repressione e alle persecuzioni. Ma la carovana internazionale che cercherà di entrare in Siria, esercito turco permettendo, ha come obiettivo il sostegno del processo di democratizzazione delle popolazioni che risiedono sul territorio oltre che quello di portare assistenza alle migliaia di profughi che abitano le tendopoli al confine con la Turchia, con progetti sportivi e sanitari.
Inoltre sarà l’occasione per assistere da vicino alla nuova organizzazione sociale e politica del territorio ispirato ai principi di Confederalismo Democratico e basato sull’autogoverno, sulla centralità della donna, sulla convivenza tra diversi e sull’ambientalismo. Per Servalli, Vassallo e Scoppelliti, tutti appartenenti al centro sociale “La Talpa e l’Orologio” di Imperia, il viaggio, non esente da pericoli, (a soli 70 km esistono sacche di resistenza dell’Isis) è “un atto politico di cui in futuro si cercherà di investire anche il comune di Impera”.
Il Rojava (la parte siriana del Kurdistan) – spiega Servalli – ha iniziato a stringere gemellaggi con molte città europee, un giorno anche Imperia potrebbe siglare un gemellaggio con una di quelle città”. Partiamo martedì, il viaggio è autofinanziato e noi abbiamo l’intento di essere un osservatorio internazionale della società italiana. Oltre a noi partiranno molti altri amministratori da tutt’Italia e persone legate all’associazionismo e ai centri sociali. Sono zone complicate dove l’esercito turco non riconosce l’esistenza del Kurdistan ma siamo ottimisti di poter arrivare a destinazione. Il popolo Curdo chiede un aiuto politico al fine di ottenere un largo consenso per dimostrare al mondo quello che sono riusciti a creare seppur in un momento così delicato. In programma abbiamo alcune visite nei campi profughi e incontri con i capi delle comunità locali. Non andiamo ad insegnare ma ad imparare da loro”.
Servalli terrà un diario di bordo che verrà pubblicato con cadenza quotidiana in esclusiva su ImperiaPost.