Imperia. Il movimento civico “La Svolta” interviene sul sondaggio lanciato dal sindaco Capacci al fine di valutare il suo operato a quasi due anni dalla sua elezione.
“Il censimento via web lanciato dal nostro Primo Cittadino di per sé meriterebbe il nostro plauso: da sempre La Svolta è strenue promotrice dei principi di democrazia partecipativa. In altre circostanze ci saremmo espressi in modo lusinghiero su una indagine atta a sondare i desiderata dell’elettore medio, vero proprietario della “Cosa Pubblica”. Se non fosse che:
– Il “sondaggio” parte male, pare evidente risposta ad analoga consultazione popolare da noi fatta nei giorni scorsi e quindi ciò che traspare non è la volontà di farsi “umile interprete” dei desiderata dell’elettore bensì altro.
– Per come è articolato è una evidente ricerca di consenso personale. Ma anche sotto questo profilo avremmo ritenuto più opportuno fosse stato sottoposto a giudizio il gradimento dell’Amministrazione, magari assessorato per assessorato, piuttosto che quello del solo Sindaco.
– La parte dedicata ai “temi caldi” della vita cittadina è (per come sbrigativamente è trattata), a detta di chi si interessa di scienze sociali ben scarsamente idonea a far capire cosa passa per la testa dell’elettore medio in tema di priorità.
– Il mezzo prescelto, e cioè il web, si presta a far nascere perplessità e sospetti, anche tenuto conto dell’attività professionale del Sindaco. E infatti non poche polemiche stanno infuriando su Facebook e sul web in generale, con post in cui qualcuno si vanta di aver votato 5, 10 o anche più volte. Anche ammesso che sia possibile filtrare i dati in seconda battuta certamente quello prescelto non è il mezzo idoneo per misurare il consenso o meno della cittadinanza verso il Sindaco (evidente scopo ultimo del “sondaggio”).
Vogliamo pensare che l’iniziativa sia nata in buona fede, ma ciò non toglie che per quando e come è nata lasci trasparire una reazione viscerale (uterina, se volete) alla nostra. Indagine, la nostra, che non aveva certo lo scopo di misurare il gradimento alla sua persona. Non abbiamo infatti ritenuto opportuno enfatizzare dati di consenso o meno, mentre abbiamo, nella comunicazione di partito, enfatizzato le diverse sensibilità degli elettori sui temi caldi della vita cittadina, scopo pregnante della nostra indagine”.
C.S.