“Il nostro sistema di trasporti ferroviario è vecchio e poco aperto all’Europa, sintomo del fatto che a livello nazionale non abbiamo creduto abbastanza alla valenza sociale del trasporto pubblico locale come sostegno al turismo e più in generale al tessuto economico italiano, privilegiando invece l’Alta Velocità”.
Lo ha detto il Consigliere del Partito Democratico Sergio Scibilia durante il dibattito sul trasporto ferroviario tenutosi ieri mattina in Consiglio Regionale. “Le scelte che sono state fatte negli anni sulla gestione del trasporto ferroviario a livello nazionale – ha sottolineato Scibilia – denotano una scarsa considerazione strategica del settore. Con l’accordo di Tivoli, lo Stato ha affidato alle Regioni il servizio e poi di anno in anno ha ridotto i trasferimenti per gestirlo. Inoltre, la liberalizzazione del settore è stata solo di facciata: il gestore dei binari, RFI, ha operato al di fuori di qualunque logica commerciale, sfruttando il monopolio di fatto che si è venuto a creare; Trenitalia non ha gestito il servizio come un’azienda autonoma, ma dicendo sempre di eseguire le richieste delle Regioni. In conseguenza di ciò, il treno è diventato un mezzo di trasporto marginale con alcune tratte che hanno visto ridotta l’affluenza di passeggeri e sono state di conseguenza tagliate. La crisi economica, da un lato ha generato la necessità di ulteriori tagli a causa della mancanza di fondi, dall’altro ha fatto lievitare la richiesta di trasporto pubblico che per i pendolari rappresenta un costo minore rispetto all’uso dell’auto privata”.
“Dobbiamo perciò ritornare a credere nel trasporto pubblico locale – ha concluso Scibilia – per salvaguardare il diritto dei cittadini alla mobilità e diminuire l’inquinamento. E per sostenere il turismo e l’economia. Servono risorse e capacità intellettuali, e manager capaci, selezionati in base al curriculum. Apriamo il mercato del ferro alle imprese, spezziamo il monopolio delle Ferrovie dello Stato e ricostruiamo un servizio pubblico nazionale che guardi ad una rete di collegamenti europei, di qualità e diffusa, combinato con il servizio gomma, che aggiorni il sistema globale”.