5 Novembre 2024 07:22

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5 Novembre 2024 07:22

REGIONALI 2015. CAPACCI SENZA FRENI DOPO LA ROTTURA CON IL PD: “CENTRODESTRA E CENTROSINISTRA TUTTI UGUALI, CACCIATORI DI POLTRONE”/L’INTERVISTA

In breve: È tesissimo il clima in casa centrosinistra in vista delle elezioni regionali del prossimo 31 maggio. Dopo l'annuncio della rottura con il Partito Democratico e con Raffaella Paita e la fuoriuscita dalla coalizione, il Sindaco Carlo Capacci è un fiume in piena

 

Il Sindaco Carlo Capacci
Il Sindaco Carlo Capacci

È tesissimo il clima in casa centrosinistra in vista delle elezioni regionali del prossimo 31 maggio. Dopo l’annuncio della rottura con il Partito Democratico e con Raffaella Paita e la fuoriuscita dalla coalizione, il Sindaco Carlo Capacci, fondatore del movimento Civico Liguria Cambia è un fiume in piena.

Alleanze? Certamente non ci alleeremo con il centrodestra. In questi mesi ho capito una cosa: centrodestra e centrosinistra sono tutti uguali, cacciatori di poltrone“.

Noi saremo anche presuntuosi – prosegue Capacci nell’intervista rilasciata a ImperiaPost – ma dopo aver messo in piedi una lista pronta a scendere in campo in tutte e quattro le province, ritenevamo di aver costituito un movimento civico in grado di raggiungere un consenso di tutti rispetto. Inoltre, visto che l’avventura nei governi cittadini del Partito Democratico é iniziata con la mia elezione nel 2013, dove ci ho messo personalmente la faccia, rischiando anche ritorsioni in caso di sconfitta, mi sarei aspettato un trattamento diverso da quello ricevuto“.

Siamo stati messi alla pari di tanti piccoli movimenti creati da persone autoreferenziate – prosegue Capacci – Noi abbiamo chiesto un posto nel listino a fronte del nostro contributo in termini di consensi elettorali. Abbiamo chiesto di assegnarlo al professor Capurro, visto che il suo stipendio regionale se lo è guadagnato, facendo risparmiare 70 milioni di euro ai cittadini liguri sulle assicurazioni. Il posto nel listino voleva essere una garanzia per essere rappresentati in consiglio regionale. Il resto ce lo saremmo guadagnato sul campo“.

Visto che il valore del movimento non è stato riconosciuto, o forse davamo fastidio in quanto dotati di libero pensiero – conclude Capacci – abbiamo deciso di abbandonare la coalizione in quanto abbiamo percepito di non essere graditi. Vorrei anche dire che da parte mia, nostra, non c’è nessuna intenzione di ripercussioni sul governo della città di Imperia, mi auguro che il Pd la pensi allo stesso modo“.

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