25 Novembre 2024 08:39

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25 Novembre 2024 08:39

IMPERIA. DECADE IL CDA DELL’AST. IL MOVIMENTO 5 STELLE RISPONDE AL SINDACO: “CAPACCI DECIDE CON LA SUA TESTA O È UN ALTRO PAPERINO?”

In breve: Il movimento 5 Stelle di Imperia non ha perso un’occasione, anzi l’ha colta per rendersi utile; ha denunciato l’ennesima palese e inetta spartizione avvenuta infischiandosene allegramente dell’interesse pubblico e anzi facendola pagare ai cittadini"

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Apprendiamo dal comunicato congiunto Capacci – Abbo – PD  che il M5S ha perso un’occasione per rendersi utile (?). Quindi per questi signori “rendersi utile” si intende adeguarsi all’andazzo della spartizione delle poltrone da destinarsi ai vari amici e compagni di merende in pagamento di favori ricevuti ? Cioè avallare e coprire intrallazzi e disinvolti sperperi del denaro pubblico per questi fenomeni significa “ rendersi utili “?” con queste parole il Movimento 5 Stelle ha risposto al comunicato congiunto di Capacci e Abbo dopo la denuncia dell’incompatibilità del presidente dell’AST Borzone.

“Il movimento 5 Stelle di Imperia non ha perso un’occasione, anzi l’ha colta per rendersi utile; ha denunciato l’ennesima palese e inetta spartizione avvenuta infischiandosene allegramente dell’interesse pubblico e anzi facendola pagare ai cittadini. Tutti i protagonisti della vicenda erano al corrente dell’incompatibilità del Rag. Franco Borzone per la carica di presidente del cda  dell’AST; incompatibilità sancita e ufficializzata dallo stesso ente di cui egli è dipendente ( la Provincia ) con speciale  delibera che autorizzava il Rag. Borzone a svolgere una eventuale carica di consigliere del cda, ma saltuariamente e al di fuori degli orari di lavoro. La delibera evidenziava appunto che l’autorizzazione veniva rilasciata al Rag. Borzone limitatamente ad un incarico nel cda da poter svolgere dopo l’orario di lavoro retribuito dalla Provincia. Quindi era impossibile conciliare l’incarico di Presidente con i limiti imposti dalla delibera Provinciale. Il Sindaco lo sapeva, Abbo lo sapeva e anche il PD lo sapeva, ma … chi se ne frega, tanto chi protesterà?.

Noi fummo tra i primi a sollevare questo problema di incompatibilità, tanto che i fenomeni si applicarono e partorirono la genialata degna de “er Mandrake” di Montesano – Proietti: il Rag. Borzone assumerà la carica (e lo stipendio ) di Presidente del cda, ma siccome non può occuparsene a tempo pieno per via del suo impiego in Provincia, un impiegata dell’AST ne farà le veci in sua assenza ( cioè sempre ) dietro un interessante compenso da aggiungersi al suo stipendio ( dell’impiegata ). Quindi il rimedio è peggio del danno.

Quello che ci chiediamo è questo: ma perché Capacci ha dovuto subire questo Rag Borzone come Presidente dell’AST sapendo che non poteva ricoprire l’incarico? Ma possibile che in tutta la Città e Provincia non ci fosse una persona titolata a ricoprire questa carica ? Visto anche che in pratica il Rag Borzone non svolgerà neanche l’incarico a cui è stato chiamato, perché ci sarà un impiegata seduta alla scrivania a prendere le decisioni, l’unica incombenza del Rag. Borzone sarà quella di ritirare lo stipendio.

Ma ci chiediamo e chiediamo a tutti i cittadini ma è Capacci che decide con la sua testa oppure anche lui è un altro “paperino” di Scajolana memoria messo li da qualcuno a ufficializzare decisioni prese da altri? Qualcuno glielo dica che chiunque si fosse presentato contro Scaiola alle amministrative del 2013 avrebbe vinto.

Anche il comunicato che ha prodotto a seguito delle annunciate e giuste dimissioni dell’avvocato Thairi ci pare farina non del solito sacco di Capacci;  sberleffi e ironici dileggi sull’avvocato Thairi e sul suo operato richiamano più certi strambi e vuoti comunicati del PD, dove anziché affrontare il problema sollevato si scagliano contro chi lo solleva. Tipico della nuova corrente renziana del partito unico : chi protesta è la palude, chi segnala anomalie è un gufo.

All’autore del comunicato “ non consta” che Thairi abbia mai preso qualche iniziativa … perché dimettersi per denunciare e evitare un ulteriore spreco di denaro pubblico cosa è?

Probabilmente per il sodalizio PD-Capacci-Abbo una iniziativa costruttiva a vantaggio dell’azienda sarebbe stato chinare il capo e assentire; come si sa non sempre bastano le competenze, a volte è necessario avere un po’ di coraggio, e purtroppo come disse Don Abbondio ” il coraggio uno non se lo può dare”.

State sereni ringalluzziti esponenti del PD, questo è e sarà sempre impossibile che succeda ad un attivista del M5S; noi siamo altra cosa, noi diciamo quello che pensiamo e facciamo quello che diciamo. Vi avevamo detto che se entro il tempo ragionevole di dieci giorni non riparavate al danno fatto l’avvocato Thairi si sarebbe dimesso: i dieci giorni sono passati e Thairi si è dimesso.

Con noi onestà e coerenza torneranno di moda”.

C.S.

 

 

 

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