“Ormai è da un anno intero che festeggio il mio compleanno, ma ci siamo divertiti e quindi abbiamo continuato. Devo dire che tornare su questo palco fa sempre un po’ effetto eh…“.
Fiorella Mannoia, sabato 11 aprile, è tornata infatti sul palco dell’Ariston a Sanremo dove, tanti anni fa, aveva partecipato alla kermesse canora e dove si è esibita come ospite altrettante volte lasciando sempre a bocca aperta tutti quelli che la vedevano e sentivano.
Il concerto di Fiorella Mannoia nei teatri è un viaggio nella sua vita e comincia con due hit: la canzone di Celentano “Un bimbo sul leone” e la sua intramontabile “Caffè Nero Bollente“. Lei si muove, balla, elegante e sinuosa come una gatta e intanto si cambia d’abito per rendere ancora di più l’effetto di evoluzione della sua carriera. “Vi ricordate quando avevamo quelle spalline giganti che finivano da tutte le parti? E il vestito rosso che mi vedete addosso? È l’originale di tanti anni fa e mi va ancora…tiè!“.
Ironica, ma mai leggera la cantante spiega il peso che ha sentito per dover interpretare canzoni importanti scritte da cantautori di grande spessore come Enrico Ruggieri e si lascia andare ad una riflessione sul femminicidio prima di cantare la canzone “La paura non esiste“. “Non avevo mai pensato di dedicarla a tutte le donne, ma visti i recenti fatti di cronaca mi sembra perfetta” spiega.
Il viaggio nel mondo della “rossa” prosegue con ulteriori cambi d’abito mentre lei balla scalza, scende tra il pubblico, riceve fiori e si fa selfie con i fan che, all’ultimo, non resistono e si lanciano sotto il palco per ammirarla da vicino.
Fiorella Mannoia ha 61 anni. Davvero? Sì, e non si vede. Quando lo dice il mormorio di tutti in sala è uno: “Arrivarci così… io ci metto la firma“. Voce intensa, sorriso e un repertorio da far venire i brividi e commuovere anche i cuori di pietra. Può piacervi come no, ma le sue canzoni sono patrimonio della cultura musicale italiana e un suo concerto va visto, anche solo una volta.
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