“Nel Consiglio Comunale di ieri la maggioranza ha proposto alcune modifiche al regolamento sulla TARI. Oltre ad alcuni sgravi, importanti e condivisi, rivolti alle categorie produttive ed artigianali, la Giunta ha però inserito alcune norme molto discutibili e, in parte – Scrive Mauro Servalli, capogruppo di Imperia bene comune – assolutamente odiose.
Le norme riguardavano notevoli sgravi per le seconde case e una modifica sostanziale del trattamento riservato alle associazioni di volontariato. In particolare, queste ultime erano, fino a ieri, completamente esentate dal pagamento della TARI, mentre da oggi dovranno pagare anche loro una tariffa ridotta del 50%. Nella ridefinizione della norma, quindi, mentre alcuni soggetti hanno ottenuto degli indiscutibili benefici (come le organizzazioni non di volontariato e, soprattutto, i beni ecclesiastici), le associazioni di volontariato hanno ricevuto un trattamento vessatorio ed assolutamente ingiustificato.
Appare evidente, infatti, come le piccole agevolazioni ricevute fino a ieri erano di grande importanza per tutte quelle realtà di volontariato che animano e costituiscono la spina dorsale della della nostra città. Invece di incentivare le loro attività e valorizzare il loro importantissimo lavoro culturale e sociale, concedendo piccoli aiuti in campo fiscale, la maggioranza ha invece deciso di “far cassa” anche su di loro, cancellando l’articolo del regolamento che ne decretava la totale esenzione dal tributo (articolo per altro voluto solo un anno fa dal PD).
Nel corso del Consiglio ho quindi presentato un emendamento che chiedeva di cancellare queste modifiche per me ingiuste ed ingiustificate. L’emendamento, però, è stato bocciato in modo bipartisan dalla maggioranza e da Forza Italia, con il risultato che da oggi anche le associazioni di volontariato saranno costrette a pagare la TARI.
Un atteggiamento, l’ennesimo, completamente arbitrario e distante dalle esigenze di chi vive e fa vivere il nostro territorio.
Nonostante la bocciatura dell’emendamento, ripresenteremo in Consiglio Comunale la richiesta di esenzione totale dal tributo per le associazioni di volontariato, sperando che nel frattempo la maggioranza possa riconsiderare il proprio operato e ritrovare un po’ di attenzione per il mondo del volontariato imperiese.” – Conclude Servalli.
