Nell’ottobre dello scorso anno aggredì due Carabinieri con calci e pugni nel pieno centro di Oneglia dopo un inseguimento. Per quei fatti è finito a processo, con le accuse di lesioni personali e resistenza a pubblico ufficiali, un 26enne di origini boliviane.
Questa mattina in Tribunale a Imperia si è tenuta la prima udienza. Il militare aggredito si è costituito parte civile a causa delle lesioni personali rimediate, così come un collega, insultato e minacciato dal giovane. Entrambi sono difesi dall’avvocato Raffaella Agnese. Il processo é stato aggiornato al prossimo 8 luglio.
Nel frattempo il 26enne, che ha sulle spalle diverse denunce, per lesioni personali, per danneggiamento (per aver distrutto svariati specchietti di auto in sosta) e per possesso di stupefacenti, resta in carcere dopo l’inasprimento delle misure cautelari disposto dal PM dopo che il giovane, nei giorni scorsi, aveva minacciato, dopo una lite domestica, di distruggere l’abitazione a colpi d’accetta.
LA VICENDA
Il giovane era stato fermato per un normale controllo ai Giardini Toscanini. Alla richiesta di documenti, il 26enne boliviano aveva reagito con calci e pugni. Bloccato dai militari, il sudamericano riuscì a sfilarsi la maglietta e a darsi alla fuga. I due Carabinieri partirono così all’inseguimento a piedi, arrestando il 26enne in piazza Doria dopo una nuova colluttazione.