Taggia. “Di importanza fondamentale ultimare le opere di raddoppio della ferrovia nella tratta attualmente cantierata, un’opera già in fase di esecuzione che risulta portare un ulteriore aggravio di spesa se non realizzata nel breve periodo”. Lo ha detto Mario Manni, candidato alle prossime elezioni regionali, per Liguria Cambia , che così continua:
“Rimanendo in tema ritengo che il potenziamento della linea Cuneo-Ventimiglia, con estensione fino ad Imperia, possa rappresentare un’ interessante canale per quel bacino di utenza dal quale la provincia di Imperia normalmente attinge: il basso Piemonte nonché la provincia di Torino. In un ottica di viabilità prettamente provinciale ed in particolar modo per il ponente, il pensiero va alla continuazione del raddoppio dell’ Aurelia bis, l’importanza della quale è stata sotto gli occhi di tutti quando nei giorni scorsi quando abbiamo potuto constatare l’ intasamento viario causato dalla chiusura del tratto Arma di Taggia- Sanremo. Sicuramente bisognerà pensare al trasporto pubblico locale ormai ridotto ai minimi termini e non in grado di soddisfare la richiesta dell’utenza sia per quanto concerne la rete viaria che quella ferroviaria. Il potenziamento delle corse sulla costa ma anche nelle vallate deve essere giocata come carta vincente al fine di ridurre drasticamente la circolazione veicolare privata”.
“Il potenziamento della comunicazione ferroviaria deve avere due obiettivi: guardare oltre i confini regionali incrementando il numero di treni intercity, guardare entro i confini della regione incrementando il numero di convogli regionali nell’ottica della “percorribilità quotidiana”. Indispensabile l’ adeguamento agli standards di accessibilità per consentire la fruibilità dei servizi anche alle persone diversamente abili. Non possedendo vie di comunicazione aeree risulta strategicamente fondamentale implementare i collegamenti, viari e ferroviari, con l’aeroporto di Nizza, indiscutibilmente considerato l’ aeroporto del ponente – conclude Manni – Difficile se non economicamente impossibile pensare ad un potenziamento della rete autostradale”.
