25 Dicembre 2024 06:04

25 Dicembre 2024 06:04

IMPERIA. RISCHIO NUOVO STOP DEI LAVORI DEL RADDOPPIO FERROVIARIO. I DIPENDENTI DELLA SICURBAU SPA IN STATO DI AGITAZIONE / ECCO PERCHÉ

In breve: Chiediamo agli Organi Preposti di vigilare su ciò che accade quotidianamente, operai sottopagati, un monte di 230 ore mensili (quando dovrebbero essere massimo 170), mancanza di baracche che permettano un minimo di umanità all’interno dell’ambiente di lavoro, arretrati di 6 mesi di tiket pasto, nessun tipo di indennità riconosciute dal CCNL della nostra categoria.

Tecnis

IMPERIA – Nuovo intoppo per i lavori di raddoppio Andora – San Lorenzo al Mare. Le organizzazioni sindacali Feneal UIL, Filca CISL e Fillea CGIL hanno dichiarato lo stato di agitazione dei lavoratori impiegati nella Azienda Sicurbau Spa. I lavoratori, infatti, ad oggi non hanno ancora percepito gli stipendi di maggio  (in scadenza il 15 giugno) creando forti problematiche per i dipendenti impiegati in un’opera di pubblica utilità.

“Questa mattina – scrivono i sindacati – i vertici di cantiere ci hanno confermato che ancora non è possibile sapere quando verranno quietanzate le paghe, dicendo che la Stazione Appaltante Italfer Spa (Ferrovie dello Stato) non ha provveduto a pagare gli Stati di Avanzamento Lavori.

In merito – proseguono – abbiamo provveduto, nel pomeriggio di oggi (30 giugno 2015) ad inviare alla Committenza (Italfer Spa) una richiesta di blocco pagamento SAL e scorporo delle quota riguardante le retribuzioni dei lavoratori, al fine di tutelare con gli strumenti che possediamo, gli stipendi delle maestranze.

Come Organizzazioni Sindacali di categoria chiediamo una presa di posizione forte a riguardo; le Istituzioni Locali, sapendo che questa opera sarà fondamentale per migliorare la qualità del trasporto su binari per il ponente Ligure, devono farsi carico della risoluzione di questa vertenza.

Siamo anche a manifestare la nostra grande delusione nell’aver a che fare con un’impresa che, pur svolgendo un lavoro di prestigio per l’economia locale e soprattutto di carattere Pubblico, evita il confronto Sindacale e prosegue nella propria via della illegalità senza battere ciglio. Chiediamo agli Organi Preposti di vigilare su ciò che accade quotidianamente, operai sottopagati, un monte di 230 ore mensili (quando dovrebbero essere massimo 170), mancanza di baracche che permettano un minimo di umanità all’interno dell’ambiente di lavoro, arretrati di 6 mesi di tiket pasto, nessun tipo di indennità riconosciute dal CCNL della nostra categoria. Insomma una moltitudine di situazione che nel 2015 non sono più sopportabili, soprattutto in un luogo che dovrebbe essere costantemente vigilato perché di interesse Nazionale”. 

Marco De Andreis (Feneal Uil) – Luca Vosilla (Filca Cisl) Gianpiero Garibaldi (Fillea Cgil)

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