Non si è ancora spenta l’eco del concerto di Uto Ughi, da considerarsi come uno dei più partecipati nella storia del Festival, che già cresce l’attesa per i concerti del 31 luglio e del 2 agosto. Il Trio MaLuCe chiuderà il programma di luglio all’Oratorio di S.Caterina, la cui acustica esalterà la performance di Luca Magariello al violoncello, Marco Norzi al violino e Cecilia Novarino al pianoforte. Tre giovanissimi talenti che da “promesse” si stanno confermando come brillanti esecutori nel panorama musicale internazionale. Un programma ambizioso quello che eseguiranno, da Dvorak a Rachmaninoff, passando per Ludwig Van Beethoven, per la gioia del pubblico del Festival, che si sta dimostrando fedele e competente.
Per il 2 agosto si ritorna alla piazza dei Corallini con un altro giovanissimo di grande profilo: Simone Rubino, casualmente anche lui piemontese come il Trio e considerato uno dei più quotati percussionisti europei. Vincitore del Ludwig Albert e del Busch Brothers Prize al Concorso Internazionale ARD di Monaco di Baviera, laurea di eccellenza assoluta per le percussioni, garantirà una serata effervescente, nella quale Rubino si esibirà con la marimba, lo xilofono e diverse altre percussioni, il suo esordio al Festival di Cervo vedrà l’interpretazione di alcuni pezzi di Casey Cangelosi, l’americano soprannominato dalla critica il Paganini delle percussioni oltre ad un brano di Roberto Bocca che ha dichiarato: “Un giorno del 2013 ho avuto la fortuna di conoscere Simone Rubino, giovane percussionista dal talento indiscusso e con una sicurezza nel suonare imbarazzante, al quale ho dedicato 13 brani per marimba-vibrafono-percussioni di cui 4 con orchestra d’archi”.