23 Dicembre 2024 03:04

23 Dicembre 2024 03:04

IMPERIA. L’ODISSEA DI UNA 33ENNE. IN CARCERE PER DUE GIORNI PER UN ERRORE GIUDIZIARIO. CHIESTI 50 MILA EURO DI RISARCIMENTO DANNI /LA STORIA

In breve: Questa la richiesta depositata alla Corte d'Appello di Genova dall'avvocato Mario Leone che assiste la 33enne Vincenza Piccinini, vittima di un errore giudiziario che l'ha costretta a scontare due giorni di carcere a Genova Pontedecimo.

in carcere per due giorni

Cinquantamila euro di risarcimento danni per ingiusta detenzione. Questa la richiesta depositata alla Corte d’Appello di Genova dall’avvocato Mario Leone che assiste la 33enne Vincenza Piccinini, vittima di un errore giudiziario che l’ha costretta a scontare due giorni di carcere a Genova Pontedecimo.

“Tutto è nato per via di un errato ordine di esecuzione della Procura di Imperia – commenta a ImperiaPost l’avvocato Mario Leone I 50 mila euro di risarcimento danni sono commisurati non tanto ai giorni di detenzione, quanto al fatto che la mia assistita, come attestato da perizie mediche regolarmente depositate, ha subito un forte shock emotivo a seguito dell’arresto e della ingiusta detenzione. Shock di cui paga le conseguenze a livello psicologico ancora oggi e così sarà per tutta la sua vita, visto che le perizie hanno evidenziato danni psicologici permanenti. Ricordo, infatti, che il provvedimento risultò del tutto inaspettato. La mia assistita ha procedimento in corso, ma ancora tutti da verificare. Abbiamo chiesto questa cifra perché la riteniamo congrua, in quanto Vincenza Piccinini dovrà curarsi in futuro e dunque dovrà sostenere spese mediche. Spero vivamente che l’udienza si tenga entro la fine dell’anno”.

LA STORIA

La 33enne imperiese Vincenza Piccinini venne ingiustamente detenuta dal 16 al 18 aprile scorsi presso il carcere di Genova Pontedecimo a seguito di un ordine di esecuzione emesso dalla Procura di Imperia per via una sentenza di condanna a diversi anni passata in giudicato senza che l’avvocato difensore ne fosse stato informato, impedendogli, di fatto, di presentare ricorso in appello.

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