26 Dicembre 2024 01:25

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COPPA ITALIA. L’IMPERIA VINCE 2-1 CONTRO LA SANREMESE. TENSIONE ALLO STADIO PER LO SCOPPIO DI UNA BOMBA CARTA. I TIFOSI:”LA POLIZIA..” / DETTAGLI

In breve: Gli ultras imperiesi:"I matuziani ci hanno tirato addosso di tutto, pezzi di tubi, pietre, fumogeni e una bomba carta senza che la polizia abbia mosso un dito. Siamo stati circondati dai celerini che ci hanno lanciato dei lacrimogeni e minacciati di caricarci se non fossimo saliti su un autobus".

imperia calcio11

SANREMO. Sono due le cronache del match di Coppa Italia disputato questa sera allo Stadio comunale di Sanremo tra l’Imperia e la Sanremese. Il risultato finale ha premiato la squadra del mister Bocchi che si è imposta sui padroni di casa per 2-1. I gol sono stati messi a segno nel secondo tempo. La prima a portarsi in vantaggio è stata l’Imperia con Amerigo Castagna a cui ha risposto Valerio Gallo per la Sanremese. Nel finale Stefano Faedo ha portato nuovamente in vantaggio gli ospiti decidendo così la partita. 

Non sono mancate le polemiche per la gestione del servizio d’ordine da parte della Polizia. È mancato un servizio d’ordine da parte della Polizia, – ha dichiarato un membro del direttivo degli Ultras imperiesi – siamo arrivati in stazione circa in cento e c’erano solo due carabinieri ad aspettarci. Siamo andati fino allo stadio pacificamente percorrendo il tragitto sul marciapiede, fermandoci in un bar a bere qualcosa. All’ingresso dello stadio siamo stati perquisiti minuziosamente, non avevamo neppure dei fumogeni. I matuziani, invece, ci hanno tirato addosso di tutto, pezzi di tubi, pietre, fumogeni e una bomba carta senza che la polizia abbia mosso un dito.

 

Siamo stati circondati dai celerini che ci hanno lanciato dei lacrimogeni e minacciati di caricarci se non fossimo saliti su un autobus. Non c’è stato nessun contatto né con i tifosi della sanremese né con la polizia non capiamo il motivo per cui siamo stati trattati in questo modo. C’è stata una falla nel servizio d’ordine e di questo abbiamo già avvisato i nostri legali e alcuni dirigenti dell’Imperia. Prima ci chiedono collaborazione e poi ci trattano in questo modo, chiusi in un corridoio largo quattro metri con un cordone di polizia davanti e dietro”. 

 

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