Il Pubblico Ministero Alessandro Bogliolo ha chiesto il rinvio a giudizio per 70 indagati nell’ambito dell’inchiesta sulla maxi lottizzazione abusiva a Dolcedo. Questo l’esito di un’inchiesta, durata circa 8 anni, che ha avuto una risonanza mediatica internazionale per via del coinvolgimento di decine di stranieri, in particolare olandesi e inglesi, proprietari di villette indipendenti nella suggestiva località della Val Prino. Allo stato attuale sono circa 80 le villette poste sotto sequestro dalla Procura della Repubblica (con custodi giudiziari gli stessi proprietari) e a rischio confisca.
I 70 indagati avrebbero, secondo l’accusa, costruito in zone sottoposte a vincolo ambientale sforando le volumetrie senza le necessarie autorizzazioni, ad esempio trasformando quello che orginariamente era un semplice magazzino agricolo in una villetta.
Il Pm ha chiesto il processo anche per due amministratori del Comune di Dolcedo, il capo della ripartizione tecnica, il geometra Massimo Dema, e il segretario generale Antonio Fausto Angeloni. Il reato contestato, in questo caso, è quello di abuso d’ufficio.
Il Magistrato titolare dell’inchiesta ha anche chiesto l’archiviazione per 113 indagati. Il motivo? Avrebbero dimostrato di essere all’oscuro della lottizzazione abusiva al momento dell’acquisto della casa o della ristrutturazione.