23 Novembre 2024 13:03

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23 Novembre 2024 13:03

IMPERIA. EMORRAGIA DI IMPRESE ALLA “CONFAGRICOLTURA”. OTTO LAVORATORI A RISCHIO LICENZIAMENTO / IL CASO

In breve: Nel corso dei mesi si sono registrate numerose defezioni tra cui quella dell'assessore alle attività produttive e Floricoltura Anna Maria Asseretto ma anche quelle di alcuni consiglieri e quella di un revisore dei conti. Tra i soci figura anche il primo cittadino di Sanremo Alberto Biancheri.

confagricoltura

Imperia – È una storia da raccontare, anche se qualcuno ha preferito non farlo, quella dei dipendenti di Confagricoltura Imperia che, a 65 anni dalla fondazione, temono che di perdere il proprio posto di lavoro. Fino a due anni fa erano in 13, oggi sono in 8 di cui uno in maternità, a gestire i servizi e a difendere i diritti di centinaia di aziende agricole in particolare nella zona di Sanremo e di Ventimiglia ma anche a Imperia poi, pian piano, è iniziato il declino. Una vera e propria emorragia di aziende, circa il 30% nell’ultimo anno, iniziata in concomitanza con l’assenza di un management, il direttore si è dimesso e non è mai sostituito, ma anche per la mancanza di figure chiave come l’esperto in patronato o il consulente per i finanziamenti.

Un’associazione, Confagricoltura, che dal primo gennaio ha fuso la sua parte associativa, legata ai servizi, con quella sindacale in un unico soggetto: Agorà Srl- società di servizi. Peccato, però, che ai dipendenti non è stata data una guida e così si sono ritrovati a svolgere i compiti di routine senza avere le linee guida per affrontare l’imminente nuovo PSR (Piano di Sviluppo Rurale), appuntamento cardine per tutte le aziende agricole che sono intenzionate ad investire e a richiedere finanziamenti europei a fondo perduto. Nel corso dei mesi si sono registrate numerose defezioni tra cui quella dell’assessore alle attività produttive e Floricoltura Anna Maria Asseretto ma anche quelle di alcuni consiglieri e quella di un revisore dei conti. Tra i soci figura anche il primo cittadino di Sanremo Alberto Biancheri. 

Nel mondo degli agricoltori e dei floricoltori, si sa, le voci corrono veloci come il vento e la fiducia nell’associazione sembra esser venuta meno portando i dipendenti, con famiglie da mantenere e mutui da pagare, a temere, numeri alla mano, di vedersi chiudere la sede ubicata nel mercato dei fiori di Sanremo, accanto agli uffici della “concorrenza”. Nessuna rassicurazione da parte dei vertici della nuova società regionale né ai lavoratori né ai loro rappresentanti sindacali. Una situazione di stallo che sembra destinata a finire come una delle tante realtà in cui, persone di 50 anni, si ritrovano costrette a reinventarsi ed affrontare il difficilissimo mercato del lavoro, troppo vecchi per lavorare ma allo stesso tempo troppo giovani per la pensione, costretti in un limbo destinato a durare anni. 

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