28 Dicembre 2024 02:27

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TENTA IL SUICIDIO NEL CARCERE DI IMPERIA IMPICCANDOSI. SALVATO DAGLI AGENTI E TRASPORTATO AL PRONTO SOCCORSO. IL SAPPE:”NON SI PUÒ CONTINUARE COSÌ”

In breve: Esterna amarezza la segreteria regionale del SAPPe il maggiore sindacato di categoria- nel prendere atto dell’ennesimo evento critico avvenuto all’interno dei reparti detentivi dell’istituto di Imperia.

sappe suicidio

“Mi chiedo quando si porrà la parola fine agli eventi critici che caratterizzano la Liguria penitenziaria ed il più delle volte causati da detenuti con problemi psichiatrici”.

Esterna amarezza la segreteria regionale del SAPPe il maggiore sindacato di categoria- nel prendere atto dell’ennesimo evento critico avvenuto all’interno dei reparti detentivi dell’istituto di Imperia – La cronaca di quel carcere, non ancora conclusa per il tentativo di evasione con aggressione ad un poliziotto da parte di un detenuto straniero, riemerge questa volta con un tentato suicidio sventato, per puro caso, dal poliziotto di turno.

Un detenuto italiano sottoposto a detenzione per reati di furto, ha tentato il suicidio mediante impiccagione. Il fatto è avvenuto intorno a mezzanotte odierne (23 settembre) orario in cui avviene il cambio turno del personale quindi un momento in cui la vigilanza è allentata.

Il detenuto è stato salvato in extremis ma la gravità delle sue condizioni hanno reso necessario il ricovero urgente presso l’ospedale di Imperia.

“Un’altra vita umana salvata – commenta LORENZO ma c’è un dramma nel dramma che s’individua nell’organico della Polizia Penitenziaria. Nel turno serale e notturno solo 3 agenti presenti nel reparto detentivo ed 1 al controllo monitor.

Per il SAPPe è aberrante consentire che il poliziotto di turno, per mancanza di personale, possa effettuare ben 16 ore di servizio continuativo, unica soluzione per trasportare e vigilare il detenuto ricoverato presso l’ospedale. Classico esempio della coperta corta, per coprire la testa scopriamo i piedi”.

Continua il segretario regionale LORENZO “Se questo coincide con il concetto di assicurare sicurezza nel carcere di Imperia dobbiamo solo vergognarci.
E’ follia consentire che un detenuto, che per ben tre volte ha tentato il suicidio, permanga in una struttura non idonea per la sua patologia. Se il detenuto avesse portato a compimento il suo gesto, sicuramente la Procura avrebbe indagato il poliziotto di servizio, invece le responsabilità sarebbero da ricercare nei vertici dell’Amministrazione che non attenziona questi fenomeni”.

“Non si può continuare così – afferma LORENZO – il personale di Polizia Penitenziaria di Imperia non ha più i numeri per assicurare sicurezza con una carenza di 17 unità che gravano negativamente su tutta l’organizzazione, già penalizzata dall’assenza di un direttore titolare, senza vice comandante e senza ispettori. Sino ad oggi nell’istituto di Imperia la Polizia Penitenziaria ha fronteggiato 60 eventi critici, sventato 7 suicidi, 32 autolesionismi e 4 risse. Se questo corrisponde o meno agli standard europei o italiani, devono avere il coraggio di dirlo pubblicamente”.

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