Non si placano le polemiche per la carenza di parcheggi al Parasio. L’ultima in ordine di tempo arriva da Manfredo Macaluso, presidente del Comitato “La viabilità del Borgo Parasio” e vicino ai cosiddetti “dissidenti” di Imperia Cambia. A scatenare la dura reazione di Macaluso (candidato alle comunali nella lista di Imperia Cambia in appoggio al Sindaco Carlo Capacci) una multa inflittagli dalla Polizia Municipale all’una del mattino.
“Sembrerebbe una normalissima multa per divieto di sosta, ma guardate bene l’ora, 1.10 di notte, zona affollata centrale di Porto Maurizio “Parasio “ – si legge sul profilo Facebook di Macaluso – Complimenti Sindaco , complimenti Assessori De Bonis e Zagarella, ma i più fervidi auguri al comandante per lo zelo e la forma di repressione attuata e applicata, ma solo al Parasio“.
Contattato da ImperiaPost, Macaluso ha aggiunto: “Ho lasciato l’auto all’inizio di via Vecchie Carceri, in una zona dove comunque l’auto non creava intralcio al traffico. Del resto come si fa a trovare posto regolare alle 00.45 quando ci sono 63 posteggi regolari e più di 500 pass dati a chi ne ha diritto perché proprietario di immobile? Sono stati tolti più di 120 parcheggi su un totale di 163, numero che già al tempo risultava inadeguato. Tutto questo ha causato problemi di irreperibilità di posti auto e l’esasperazione degli abitanti. Inoltre, la telecamera in ingresso nella ZTL è posta in modo doloso per colpire quanti più conducenti soprattutto forestieri imbocchino anche erroneamente via Vianelli. La telecamera è piazzata nascosta, così come i cartelli dietro un ramo di oleandro, proprio in prossimità di un incrocio . Impossibile se sei attento alla guida e vuoi evitare incidenti vedere i cartelli e contemporaneamente attraversare l’incrocio”.
Macaluso lancia anche un appello ai residenti del Parasio: “Come presidente del Comitato ‘La viabilità del Borgo Parasio’ invito tutti a presenziare alla discussione in consiglio comunale relativa alla mozione sul Parasio presentata da alcuni consiglieri di Imperia Cambia. È ora di far sentire la nostra voce”.
