Circa 200 persone hanno preso parte questo pomeriggio alla fiaccolata “Non in mio nome” organizzata dalla comunità musulmana per prendere le distanze, dopo i drammatici attentati di Parigi, costati la vita a 129 persone, dal terrorismo e dall’Isis. In via Vieusseux sono stati disposti a terra decine di lumini a comporre la scritta “Islam Salam”, ovvero “Islam è pace”. Presenti anche alcuni esponenti della politica locale e nazionale, come la Senatrice Donatella Albano, il presidente della Provincia Fabio Natta, l’assessore all’immigrazione del Comune di Imperia Giuseppe De Bonis, il consigliere comunale di Imperia di Tutti Imperia per Tutti Roberto Saluzzo e il capogruppo del Movimento Cinque Stelle Antonio Russo.
Alcuni giovani musulmani hanno esposto lo striscione “L’Islam è una religione di pace e fratellanza. L’Isis non ha religione“.
HAMZA PICCARDO
“Oggi siamo venuti qui per testimoniare la nostra assoluta condanna del tutto terrorismo, di tutte le guerre, di ogni violenza che opprime il genere umano. Cosa fate voi a Imperia? Facciamo quello che possiamo. Evidentemente la nostra goccia la buttiamo anche noi sulla foresta che rischia di bruciare da un momento all’altro. Qualcuno sta già soffiando sopra questo incendio. E’ un incendio che potrà essere terribile. Io ho parlato nel mio intervento della prima guerra mondiale con i suoi 30 milioni di morti e della seconda guerra mondiale che ha raddoppiato i morti. Mi sono domandato si c’è qualcuno che sta preparando una guerra da 200 milioni di morti. Questa è una cosa che mi fa molta paura.
Contro questa guerra possiamo comportarci in due modi. Primo, che tutti quanti, che possiamo essere vittime di guerra, musulmani e non musulmani, cittadini italiani, cittadini europei, cittadini del mondo, dobbiamo essere uniti contro la guerra, secondo che deve finire questa spirale di produzione di armi, vendita di armi, uso di armi. Il meccanismo terribile, atroce, velenoso della produzione di armi porta inevitabilmente al fatto che le armi prima o poi si usano. Nel mio discorso ho citato i romani, dicevano ‘se vuoi la pace, prepara la guerra’. Non è vero, chi prepara la guerra prima o poi la farà, è inevitabile, lo dice la storia. Noi abbiamo bisogno di una svolta importante, dobbiamo capire che i problemi del mondo si risolvono con l’unità, la vicinanza e la condivisione dei valori, ma io non ho nessun valore da condividere con un mercante di armi, con un petroliere, con gente che sta facendo tutto questo per poter perpetrare lo sfruttamento e il dominio del resto del mondo.
Noi abbiamo probabilmente qualche migliaio di persone che grazie a queste guerre prosperano. Ma è un prosperare infame, che sicuramente non porterà nessun bene, mentre tutti gli altri soffrono sempre di più. La guerra ci sta venendo vicino, sempre più vicino, per tanto tempo abbiamo fatto finta che fosse lontano, che si scaricasse su altra gente, che aveva nomi vietnamiti, coreani, arabi, adesso sta arrivando vicino a noi e questa è una cosa che non possiamo più tollerare. Grazie a Dio la gente se ne sta rendendo conto, sta capendo che contro questa guerra, contro questa minaccia, la soluzione è l’unità di tutte le persone, la condivisione di valori di pace, di armonia, e speriamo che Dio ci aiuti.
La scritta sul pavimento? Significa Islam Salam, Islam è pace. E’ quello che volevamo rappresentare, un’idea che è sempre nei nostri cuori“.
https://www.youtube.com/watch?v=4SlrX_8eiyM
DONATELLA ALBANO
“Questa è una manifestazione davvero importante, non solo a Imperia, ma in tutta Italia. Ognuno di noi oggi è nelle piazze d’Italia, insieme alle comunità musulmane, alle quali vogliamo far sentire la nostra vicinanza. Nei giorni scorsi abbiamo ascoltato il Ministro Alfano in merito all’operato del Governo in questa situazione. Non bisogna fomentare, ma neanche restare indietro. A Imperia c’è stata un bella risposta, noi dovremmo comunicare sempre con la comunità islamica e non solo in questi frangenti. Bisogna esserci sempre, perché l’unione fa la forza“.
https://www.youtube.com/watch?v=g5mjMzOBtCY
PINO DE BONIS
“La nostra partecipazione era di primaria importanza. Abbiamo ricevuto l’invito della comunità musulmana, sia istituzionalmente sia come cittadini. Tutti gli eventi che si sono succeduti negli ultimi giorni fanno capire veramente il momento molto triste, che fa parte di un bruttissimo progetto che nulla ha a che fare con le religioni. Il Corano, come ha sottolineato il portavoce della comunità musulmana Hamza Piccardo, non prevede di andare a uccidere il prossimo, ma anzi prevede nelle scritture che salvare una persona è come salvare l’umanità e uccidere una persona è come uccidere l’umanità. Tutte le religioni sono espressioni d’amore, di altruismo, di andare verso il prossimo e non di combatterlo e ucciderlo.
Il fatto che con questa manifestazione la locale comunità musulmana abbia voluto ribadire che i musulmani veri, quelli che vanno a pregare nelle moschee, sono persone che nulla hanno a che vedere con questi musulmani, non può che rendermi felice. Come assessore all’immigrazione farò di tutto perché questo messaggio arrivi nelle case di tutti, per far capire che l’integrazione che queste persone cercano gliela dobbiamo offrire. Dobbiamo far capire quella che è la differenza tra i mercenari e la normale comunità musulmana perché anche noi italiani se un domani dovessimo andare nei loro territori avremmo piacere di avere la possibilità di poterci integrare. Lo dobbiamo fare noi, così come i francesi, i belgi, perché ormai bisogna parlare di comunità multirazziale”.
https://www.youtube.com/watch?v=sDXk4OlslIY