5 Novembre 2024 05:18

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5 Novembre 2024 05:18

‪IMPERIA‬. ‪‎MINACCE‬, ‎FURTI‬ E ‎REGISTRI‬ BUTTATI DALLA FINESTRA ALL’‪‎IPC‬. I GENITORI:”DUE SOLI FIRMATARI? ECCO LA LETTERA, GIUDICATE VOI…” /LA REPLICA

In breve: "Dispiace che il preside Auricchia abbia sminuito il contenuto della nostra lettera e ancor di più che non abbia detto la verità sul numero dei firmatari, che con sono due ma otto". Si sfogano così i genitori degli studenti della 1ª B dell'IPC di Imperia...

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“Dispiace che il preside Auricchia abbia sminuito il contenuto della nostra lettera e ancor di più che non abbia detto la verità sul numero dei firmatari, che con sono due ma otto”. Si sfogano così i genitori degli studenti della 1ª B dell’IPC di Imperia che hanno consegnato una lettera al provveditore agli studi Franca Rambaldi, per denunciare alcuni fatti gravi avvenuti all’interno della classe. In particolare minacce, furti e addirittura registri lanciati dalla finestra per rispetto degli insegnanti.

I genitori si sono rivolti al nostro giornale per replicare al preside Auricchia che in una nota stampa, inviata alla nostra redazione e a tutti gli organi di informazione, smentiva la gravità dei fatti (“lettera contenente un gran numero di espressioni fuori misura nel tono e nella sostanza”) e indicava in due soli i genitori firmatari della missiva (“ due genitori (2!) autori della lettera, che con presunzione alzano il dito accusatorio, non l’hanno capito“).

“Noi non volevamo sollevare un polverone mediatico – proseguono i genitori – ma solo, come si legge nella lettera, chiedere un incontro alla presenza del provveditore, del preside e dei genitori per risolvere una situazione insostenibile che impedisce il regolare svolgimento delle lezioni.Detto questo, però, è inammissibile che un preside smentisca fatti gravissimi di cui tutti sono a conoscenza e ancor di più che sostenga che la lettera fosse firmata solo da due genitori, dandogli praticamente dei ‘visionari’.

Perciò questa mattina siamo tornati in provveditorato e abbiamo chiesto una copia della lettera che abbiamo recapitato al provveditore così da poter testimoniare il reale numero delle firme. Spiace dover essere dovuti ricorrere a un simile espediente, ma è giusto che l’opinione pubblica sappia come sono andate realmente le cose e che la realtà non venga stravolta”. 

 

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