Un consiglio comunale monotematico sul futuro dell’Amat e della gestione del servizio idrico. A chiederlo, con una nota stampa, il gruppo consiliare di Azione Civica.
“La gestione completamente pubblica della risorsa idrica nella nostra provincia è tema che merita grande attenzione. Azione Civica ritiene che a oggi sussistano gravi perplessità al riguardo – si legge nella nota – La mancata adesione dei grandi Comuni della provincia, Imperia, Sanremo, Ventimiglia, a Rivieracqua, nuovo gestore, suggerisce più di un motivo di riflessione per far sì che nasca un modello gestionale consortile. Allo stato attuale mancano riscontri in proposito. Apprezziamo e condividiamo il lavoro svolto da Carlo Capacci nell’ultima seduta del Consiglio Provinciale e esprimiamo ulteriori preoccupazioni.
Rivieracqua deve necessariamente dimostrare in concreto la propria capacità finanziaria in grado di assicurare una gestione dell’intero sistema.
Un monitoraggio delle tariffe, che verranno quadruplicate, non è dato trascurabile, come lo è anche il fatto che Rivieracqua non sia soggetto solvente. Questo elemento mette a rischio il futuro dei dipendenti di Amat: l’azienda non sarà in grado di corrispondere gli stipendi con tutte le conseguenze del caso. Una evidente mancanza di rispetto nei confronti dei lavoratori, una totale assenza di trasparenza nella gestione di un bene pubblico e prezioso come l’acqua, contraddistinte da una condotta politica degna della prima Repubblica.
Dati allarmanti che spostano ancora il focus su Amat, Azienda che ha nei propri dipendenti personale preparato, in grado di assicurare un servizio di eccellenza, dote dimostrata continuando a lavorare senza creare disagi ed evitando polemiche. Per questo consideriamo primaria la presentazione, entro breve tempo, di un business plan da parte di Rivieracqua che dimostri adeguata forza economica atta a scongiurare scenari dai risvolti sconcertanti, perché Amat è una vera élite nel settore, grazie alla costante preparazione specifica dei suoi dipendenti. Una doppia salvaguardia è quindi necessaria, sia sotto l’aspetto della tutela del posto di lavoro, sia sotto il profilo della professionalità trasferibile al nuovo gestore.
Azione Civica auspica una sinergia totale tra forze di maggioranza e di opposizione per rinvigorire il mandato del Sindaco Capacci. Nessuno deve sottrarsi a prese di posizione, anche forti, perché l’acqua è sempre stata e resterà un bene pubblico, un servizio essenziale, inderogabile che necessità di tutte le garanzie del caso. Sarà prioritario, entro metà marzo la convocazione di un Consiglio Comunale monotematico sulla questione, a difesa dei lavoratori e dei cittadini-utenti”.