2 Novembre 2024 23:48

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2 Novembre 2024 23:48

IMPERIA. IL CONSIGLIO COMUNALE APPROVA IL PIANO REGIONALE DI SVILUPPO RURALE 2014-2020. SAVIOLI:”SI FINIRÀ SEMPRE CON AIUTARE CHI MENO HA BISOGNO DI AIUTI”

In breve: "Il territorio imperiese e quello dei comuni limitrofi è caratterizzato prevalentemente dall’olivicoltura, pertanto sarà impossibile, se non per pochi, accedere ai contributi".

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“Il piano regionale di sviluppo rurale dovrebbe consentire a tutte le aziende agricole di accedere ai contributi europei finalizzati allo sviluppo delle attività agricole, la valorizzazione dei prodotti, l’incremento e/o mantenimento dei posti di lavoro”. Interviene così il consigliere Alessandro Savioli (gruppo misto) in merito alla mozione , approvata in Consiglio Comunale, sul Piano Regionale di Sviluppo Rurale 2014-2020,

“Ad oggi non è così. Soprattutto ed in particolare per le nostre aziende olivicole. Visto il programma di sviluppo rurale 2014-2020 e la delibera di Giunta regionale n. 1394 del 15 dicembre 2015,  i criteri e parametri legati al raggiungimento di punteggi minimi, di fatto esclude il 90% delle  aziende olivicole.

Il territorio imperiese e quello dei comuni limitrofi è caratterizzato prevalentemente dall’olivicoltura, pertanto sarà impossibile, se non per pochi, accedere ai contributi.

Senza entrare nello specifico del calcolo dei punteggi, reddito lordo standard e giornate lavorative per far capire meglio ai cittadini e ai non addetti ai lavori si fa presente che se con il vecchio P.S.R. occorrevano circa 2,5 ettari  (750 piante ulivo circa) ad oggi occorrono circa 7,5 ettari  (2300 piante ulivo circa)…praticamente tre volte tanto per poter partecipare ai bandi europei.

Considerata inoltre la morfologia del nostro territorio tra l’altro diviso in migliaia di piccoli appezzamenti…c’è da chiedersi come sarà possibile per un giovane agricoltore volenteroso insediarsi con una nuova azienda?  Le tantissime aziende agricole al di sotto delle  2300 piante di ulivo come potranno investire in questa situazione??

Sicuramente non sono state fatte le dovute simulazioni per il nostro territorio già penalizzato  perché altrimenti non si sarebbe nemmeno potuto pensare di arrivare a deliberare questi criteri e punteggi.

In questo modo saranno favorite le grandi aziende o i territori con capacità di superficie utilizzabile e di facile lavorazione sicuramente differenti dai nostri.

Con questa politica si finirà sempre con aiutare chi meno ha bisogno di aiuti, chi alla fine è più “commerciale” che “agricolo” e che meno mira alla valorizzazione del prodotto e del territorio.

Sulla carta tutto molto bello….ben venga il consorzio DOP dell’olio extravergine di oliva taggiasco, ben vengano i locali bellissimi per la valorizzazione dei prodotti locali, ben vengano le manifestazioni varie nella nostra città….bella la città dell’olio…..ma poi….se le aziende che coltivano l’oliva taggiasca e che producono il nostro pregiatissimo olio taggiasco vengono di fatto penalizzate…..mai tutelate…..per poi magari (decisione europea) andare a favorire l’importazione di altri olii d’oliva addirittura esteri….ultimo quello tunisino.

Prima di fare i grandi e guardare lontano sarebbe meglio valorizzare e tutelare i nostri prodotti ed il nostro territorio….altrimenti si andrà sempre indietro….. con l’abbandono delle nostre campagne, con la perdita di posti di lavoro e con i giovani che continueranno anche in questo campo ad allontanarsi dalle proprie terre perché non produttive…..se si continua con il distruggere il poco ma buono e a favorire il tanto ma tutto uguale…e mi riferisco al prodotto…..la qualità andrà perduta.

Con la mozione approvata quasi all’unanimità (solo astenuto Casano) nel Consiglio Comunale del 01 marzo 2016 si vuole, attraverso il nostro assessorato all’agricoltura, vista la disponibilità e all’interessamento dimostrati dall’assessore Maria Teresa Parodi,  in collaborazione con le alle associazioni di categoria, sollecitare la Regione Liguria per far si che le nostre aziende, i nostri prodotti ed il nostro territorio vengano tutelati”.

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