Imperia. Dopo il #faredelbeneedivertirsi il nuovo motto della Onlus “Sorridi con Pietro” è #sollievoesperanza. Il #sollievo che la Onlus garantisce ai piccoli malati terminali e alle loro famiglie della provincia di Imperia garantendo le cure palliative a domicilio con il progetto “Diamo qualità alla vita” e la #speranza è quella che la Onlus nata in ricordo di Pietro Murruzzu, figlio del presidente dell’associazione Marco, ha deciso di dare ai bambini del Madagascar in collaborazione con l’associazione “Loharano” e l’associazione “Granello di Senape”, da anni attive con numerosi progetti umanitari nel paese africano.
ImperiaPost ha visitato in anteprima la bellissima mostra fotografica, curata da Pier Franco Ramone, intitolata “doMANI in Madagascar – la natura, l’ambiente, i bambini” che sarà inaugurata domani, sabato 3 settembre, alle 11 nel vecchio frantoio della fratelli Carli (a fianco al museo dell’Olivo) in via Garessio. Un’esposizione di 45 scatti realizzati dal Marco Murruzzu e dalla moglie Valentina Stassi durante i loro viaggi solidali con lo scopo di aiutare i piccoli particolarmente disagiati a sostentarsi e portare a termine gli studi. Fotografie in bianco e nero che raccontano di intense emozioni racchiuse negli occhi dei piccoli che la Onlus ha deciso di aiutare dando loro la #speranza in un futuro migliore. Mani tese, lavoratori, studenti della scuola di “Andohatanjona” nel comune rurale di Itaosy, nella periferia della capitale del Madagascar, Antananarivo. Sono questi i soggetti catturati dall’obiettivo della coppia imperiese.
Sorridiconpietro, quindi, si impegnerà nell’adozione a distanza diretta e condivisa con chi voglia partecipare. Gli obiettivi sono: sostentamento attraverso la gratuità della mensa scolastica, fornitura di materiale didattico, formazione e assistenza sanitaria.
“Ho conosciuto Marco e Valentina grazie a un amico in comune – racconta Sandra Pazzaglia dell’associazione Loharano – e dopo aver raccontato loro il nostro lavoro in Madagascar hanno deciso di aiutarci con il progetto della scuola pubblica di “Andohatanjona”, dove vanno i bambini più poveri. Noi ci occupiamo princiapalmente di adozioni a distanza. Individuiamo le famiglie più bisognose e garantiamo loro la fornitura del materiale scolastico, un pasto al giorno grazie alla mensa interna alla scuola e l’assistenza sanitaria. Gli ospedali in Madagascar sono principalmente privati e se non hai i soldi per curarti te ne torni a casa e aspetti di guarire o la morte nei casi più gravi. Se questi bambini hanno bisogno di fare delle analisi per esempio ci pensiamo noi, così come per i loro genitori. Grazie al “Granello di Senape” siamo riusciti a costruire una sala parto in un terreno donatoci dal comune ma non abbiamo ancora avuto la possibilità di attrezzarla. Attualmente seguiamo circa 100 bambini e grazie alla collaborazione di slow food che ha lanciato il progetto “10 mila orti in Africa” abbiamo donato a 150 famiglie semi e strumenti per realizzare un orto che consentirà loro di fare fronte ai mesi di carestia”.
Mentre termina l’intervista alla Pezzaglia, Murruzzu si avvicina e le comunica di aver deciso, assieme al suo direttivo, di essere intenzionato ad adottare i primi 7 bambini che l’associazione gli aveva segnalato e di sostenere le spese di allaccio di luce a acqua per la sala parto.
Esposizione fotografie e filmati dal 3 all’11 settembre – Orari: 10-12 e 16-18
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