24 Novembre 2024 12:13

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24 Novembre 2024 12:13

SCAJOLA OSPITE DA BARBARA D’URSO. “MI RODE ESSERE DIVENTATO IL SIMBOLO DELLA NEGATIVITÀ”/VIDEO – L’ex Ministro nel salotto di Domenica Live: “Spero che ora sia chic comprare la mia casa”

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Prosegue senza sosta la riabilitazione mediatica di Claudio Scajola. Negli ultimi giorni, dopo l’assoluzione al termine del processo relativo alla compravendita della casa di via del Fagutale, di fronte al Colosseo, l’ex Ministro è stato ospite dei più importanti programmi, sia televisivi che radiofonici. Ultima apparizione in ordine di tempo, quella nel salotto di Domenica Live, la trasmissione condotta da Barbara D’Urso.

LA LUNGA INTERVISTA

Come cittadino, non sono ministro e non sono parlamentare adesso, la cosa che mi ha colpito è che siamo ridotti a fare il confronto sulle risse che succedono nel Parlamento Italiano con il Taiwan, con il Singapore, con la Corea. Perché non possiamo fare confronti con il Parlamento dell’Inghilterra, della Germania, della Francia, degli Stati Uniti. Come cittadino provo un senso di grande allarme. Quattro giovani su dieci non lavorano. Abbiamo raggiunto la più alta percentuale di disoccupati in Europa levata la Grecia. Abbiamo difficoltà economiche per cui le famiglie vanno avanti con i risparmi dei nonni, perché quelli dei genitori già non vi sono più. Ora tutti vogliono andare all’opposizione, ma dovrà governarlo qualcuno questo Paese. È molto più facile sparare nel gruppo e trovare le che che non vanno. Qui è fondamentale costruire, salvare questa Italia che affonda”.

“Prima di entrare in studio ho pensato che avrei trovato un’atmosfera prevenuta perché andiamo a parlare di un politico che è stato additato per tre anni e mezzo nella misura migliore di essere un trafficone, che ha fatto il furbo per comprarsi la casa. La mia grandissima tristezza, quello che mi ha fatto soffrire in questo anni non è di aver smesso di fare il Ministro, di non essermi candidato alla Camera dei Deputati, ma di essere diventato il simbolo della negatività, questo mi rode”.

“Io ho sempre detto la verità. Io vivevo in albergo. Stavo a Roma facendo il Ministro cinque giorni a settimana. Cercavo una casa. Cercando una casa ho girato tante agenzie, ma anche collegamenti diretti e avvisi sui giornali. Ad un certo punto il dott. Balducci, che era un personaggio molto importante a Roma, si offrì e mi disse che forse poteva trovare qualcosa io e anche lui si mise a cercarmi una casa. Da 7-8 mesi è uscita questa casa. Mi disse, me ne occupo io. Io non andai neanche a vedere la casa, ci andò la mia segretaria, la queste tornò e mi disse, è un mezzanino, è un po’ buio, ma ha in bell’affaccio. Credo che potrebbe andare bene. Aggiunse che la cifra era 700 mila euro. Io feci un mutuo per comprare questa casa, punto e basta“.

“Devo dire che un Ministro della Repubblica del Governo in carica ha nel palazzo di davanti al mio, quello molto più vicino al Colosseo, ha un suo appartamento comprato e l’ha comprato a una cifra ancora inferiore, come è negli atti. Non capisco perché mi sono beccato tutto io”.

“Ma secondo lei, se io fossi stato un delinquente, un corrotto, ma io mi facevo portare una valigetta con i soldi a casa mia. Ma come sta in piedi che uno vada a prendere dei soldi in una banca, poi in un’altra banca, poi li passi a una persona, poi a un’altra persona, proprio per lasciare le tracce, poi ancora va in un banca e porta dei cantanti per cambiarli con assegni sapendo benissimo che la cosa sarebbe stata segnalata alla Banca d’Italia e quindi alla Magistratura. Cioè Scajola faceva harakiri. Perché le indagini non hanno approfondito il perché di questi soldi in più? Sono io che lo chiedo”.

“Non è possibile che in un Paese civile si penso di fare i processi sui giornali anziché nei tribunali. È una vergogna”.

“Papà è morto che io avevo 14 anni. È morto di notte, all’improvviso, per un infarto ed era giovane, aveva 55 anni. Mi ricorderò quel momento per tutta la vita. Mi svegliai con il rantolo di papà. È stato un momento tragico che mi ha segnato la vita. Poi dopo ho avuto tante difficoltà, ma la cosa che ha lasciato questa cosa nel cuore, è il mio onore”.

“Io ho avvisato la mia famiglia di quello che sarebbe successo il 22 aprile. Tornavo da Hannover. Andai in macchina ad Hannover per rappresentare Berlusconi all’incontro con la Merkel. Di ritorno, fui raggiunto da una telefonata che mi diceva, guarda che qui, ai giornali, sono arrivati alcune veline. Sono trovato da Hannover e sono andato da Berlusconi. Abbiamo cercato di capire, io gli dissi, non so di cosa parliamo. Uscii e di li è chiamai mia moglie e i miro figli per dirgli, domani vedreti i giornali molto negativi, state tranquilli, incomincerà un brutto periodo”.

(Le telecamere tornano in studio dopo un video che ripropone alcuni passaggi, accompagnati da una musica melanconica, dell’articolo- testimonianza scritto da Lucia Scajola, figlia dell’ex ministro su Panorama in merito alle sofferenze familiari patite a seguito del coinvolgimento del padre nell’ inchiesta sulla compravendita della casa al Colosseo)

“Non riesco, a chi me lo chiede, di dirmi contento, perché io ho commesso un errore di leggerezza quando ho comprato questa casa, avrei dovuto interessarmene più io. Io mi sono impegnato sempre nella mia vita pubblica, oltre le mie possibilità fisiche talvolta. Avrei dovuto seguirla meglio. Questo me lo imputo come mia colpa. La casa che fine fa? Non ci sto più da due anni, ne pago ancora il condominio e il mutuo, è in vendita. A quanto la vendo? A quello che riuscirò a fare, spero di fare per lo meno tutto quello che mi è costato l’acquisto della casa, i lavori di ristrutturazione della casa, una casa che poi gli mancavano i condoni…Sono arrivati diversi acquirenti, ma di fronte sulla preoccupazione della campagna mediatica, nessuno..Adesso spero che sia di moda, spero che sia chic comprare sta casa. C’è adesso un acquirente, che ha una casa li vicino dei genitori e che mi ha detto, io speravo di chiudere l’atto perché speravo di andare in tribunale con la casa venduta le confesso, guardo, però, aspettiamo che la vicenda giudiziaria sia finita? Non potevo darle torto”.

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