La Federazione Usb di Imperia aderisce all’iniziativa che si terrà oggi a Sanremo contro il TTIP (Partenariato Transatlantico sul Commercio e gli Investimenti) e il CETA (Accordo economico e commerciale globale) siglato il 30 ottobre tra Canada e l’Unione Europea ed invita i cittadini, i lavoratori, i piccoli agricoltori, le associazioni per la difesa del territorio e dei beni comuni a partecipare.
L’iniziativa da parte del Comitato Stop TTIP e Ceta si svolge a Sanremo proprio il 5 novembre, in occasione della “Giornata globale di resistenza contro il potere delle multinazionali”.
“Il vero obiettivo di trattati come questi – si legge in una nota stampa dell’Usb – è quello di costruire la più vasta area di libero scambio tra Usa, Canada e Unione Europea senza barriere tariffarie, ormai ridotte al minimo, ma con l’abbattimento di regole e leggi che ostacolano il libero scambio tra le nazioni nordamericane e l’Unione europea.
La firma di questi trattati giova esclusivamente agli interessi delle multinazionali: tutti i settori di produzione e consumo come cibo, farmaci, energia, chimica, trasporti e telecomunicazioni, ma anche i nostri diritti connessi all’acqua, previdenza, sanità, istruzione pubbliche, sarebbero oggetto di ulteriori e definitive privatizzazioni e all’acquisizione da parte di imprese e gruppi economici-finanziari sempre più aggressivi.
Purtroppo scarsa è l’informazione sulle minacce che questi accordi rappresentano per i diritti del lavoro che ancora esistono nel nostro paese, come il Contratto Nazionale, la tutela per le lavoratrici madri, l’orario di lavoro ed il divieto del lavoro minorile nonché il diritto di sciopero, già al centro dell’attacco in molti paesi europei.
Proprio questi diritti sono considerati barriere al libero scambio con l’Unione Europea dagli USA e dal Canada, che infatti si rifiutano di ratificare le Convenzioni Internazionali stabilite dall’Organizzazione Mondiale del Lavoro (ILO) e approvate dai governi europei.
Si prefigura così un ulteriore attacco ai diritti dei lavoratori e dei cittadini, già duramente ridotti dai provvedimenti del Governo Renzi e dai diktat dell’Unione Europea e della Banca Centrale Europea.
Contrastare il TTIP e l’accordo ‘gemello’ del CETA vuol dire smascherare il piano delle multinazionali nordamericane ed europee, sempre più intenzionate a far prevalere le regole dei loro profitti a scapito delle condizioni di vita dei lavoratori, dei consumatori, dei piccoli agricoltori”.