Dopo la campagna dello scorso anno “Al circo con animali non daremo un euro”, la LAV torna in piazza con una grande mobilitazione per sostenere il Disegno di Legge del Governo sulla disciplina dello spettacolo, che prevede la graduale dismissione degli animali nei circhi, il cui esame è iniziato giovedì 3 novembre in Commissione Cultura al Senato.
“Saremo nelle principali città d’Italia – scrive la LAV – con una petizione dal messaggio chiaro e semplice, ‘UN BEL PASSO AVANTI’: la fine dell’utilizzo degli animali in tutti i circhi italiani. Sono sempre di più i Paesi, in Europa e nel mondo, che hanno già vietato o posto serie limitazioni all’utilizzo degli animali nei circhi e negli spettacoli (18 gli stati Membri dell’UE che lo hanno bandito, in modo totale o parziale)”.
Sabato 3 dicembre, IMPERIA , via San Giovanni ang. via Bonfante, dalle ore 9.30 alle ore 19.00
Con la petizione la LAV chiede :
- che venga adottata una nuova norma nazionale che preveda la graduale eliminazione dell’utilizzo degli animali nei circhi;
- la garanzia che gli animali attualmente utilizzati nei circhi siano ricollocati in strutture autorizzate con finalità di Centri di recupero, in grado di garantirne il miglior mantenimento, senza alcun utilizzo in spettacoli;
- il sostegno alle attività circensi realizzate senza l’uso di animali.
Anche in Italia il vento sta cambiando: il Rapporto Eurispes 2016 rivela che il numero di chi vorrebbe abolire la pratica di utilizzare animali nei circhi è aumentato dal 68,3% al 71,4% in un solo anno, segno di una crescente sensibilità del pubblico e di una maggiore informazione sulle condizioni degli animali nei circhi. Tutto questo è senza dubbio il risultato di molte inchieste e campagne di sensibilizzazione condotte dalle associazioni animaliste, LAV in primis, supportate anche dalla recente posizione assunta dalla Federazione dei Veterinari Europei (FVE) – che attraverso oggettive e qualificate argomentazioni scientifiche, ha chiesto “di proibire l’utilizzo di mammiferi esotici nei circhi in quanto non vi è affatto la possibilità che le loro esigenze fisiologiche, mentali e sociali, possano essere adeguatamente soddisfatte” – nonché dalle numerose condanne a carico di circhi, disposte dai Tribunali nel corso degli ultimi anni.