23 Dicembre 2024 16:01

23 Dicembre 2024 16:01

DUE ARRESTI PER LE VIOLENZE NELLA STRUTTURA “IL CICALOTTO”. “VUOI CHE TI FACCIA FUORI?”, GLI INSULTI SHOCK AGLI ANZIANI/L’INCHIESTA

In breve: Emerge un quadro davvero drammatico dalle carte dell'inchiesta su violenze e maltrattamenti agli anziani presso la struttura psichiatrica "Il Cicalotto" di Pornassio

anziani-cicalotto-insulti

Emerge un quadro davvero drammatico dalle carte dell’inchiesta su violenze e maltrattamenti agli anziani presso la struttura psichiatrica “Il Cicalotto” di Pornassio, gestita dalla Cooperativa Il Faggioche ha portato all’arresto (ai domiciliari) di due operatori sanitari, Massimo Deperi, 49 anni, consigliere comunale a Pornassio e Violka Ferhati, 45 anni, albanese, e alla sospensione per un anno dal lavoro di una terza operatrice, Elena Stoica, 46 anni, romena. Nel registro degli indagati figurano altre quattro persone, tre responsabili della struttura e un altro operatore sanitario.

In particolare, le contestazioni più gravi riguardano Deperi e Ferhati. Nell’ordinanza di custodia cautelare, firmata dal Gip Massimiliano Botti (Pm Antonella Politi), figurano, dalle intercettazioni ambientali, insulti pesanti rivolti dai due operatori sanitari agli ospiti della struttura.

“Stai zitto, ti arriva un calcio in culo”, “Tra poco l’ammazzo, non la picchio, tanto se la perdiamo mi tolgo una faccia di merda davanti” e ancora “Vuoi che ti faccia fuori? Vuoi che ti lanci dalla finestra? La finisci di rompere i coglioni che ti facciamo male”. Insulti cui spesso si aggiungevano violenze, con schiaffi sul viso e sul collo.

Atteggiamenti violenti carpiti dalle telecamere installate dagli inquirenti all’interno della struttura dopo ripetute segnalazioni all’autorità giudiziaria, non solo provenienti dai familiari degli ospiti, ma anche dagli stessi operatori sanitari.

Tra le contestazioni anche la mancata vigilanza notturna, sotto il profilo sanitario, su un’anziana ospite della struttura, poi deceduta la mattina seguente. Per il fatto in questione la Procura contesta gravi responsabilità a Violka Ferhati.

 

Condividi questo articolo: