23 Novembre 2024 06:09

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23 Novembre 2024 06:09

REGIONE LIGURIA. DOP. ETICHETTA A SEMAFORO. COLDIRETTI:”CREA UN’INFORMAZIONE DISTORTA, PENALIZZANDO I NOSTRI PRODOTTI”

In breve: "L’etichetta nutrizionale a semaforo – spiega Coldiretti - indica con i bollini rosso, giallo o verde il contenuto di nutrienti critici per la salute come grassi, sali e zuccheri, ma non basandosi sulle quantità effettivamente consumate,..."

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“L’Italia è uno dei paesi più famosi al mondo per la qualità delle sue eccellenze alimentari.– Afferma il presidente della Coldiretti Gerolamo Calleri La diffusione dell’etichetta a semafori , crea un’informazione distorta, penalizzando i nostri prodotti e bocciando ingiustamente ben l’85% del Made in Italy”

“L’etichetta nutrizionale a semaforo – spiega Coldiretti – indica con i bollini rosso, giallo o verde il contenuto di nutrienti critici per la salute come grassi, sali e zuccheri, ma non basandosi sulle quantità effettivamente consumate, bensì solo sulla generica presenza di un certo tipo di sostanze, questo tipo di etichetta va quindi a penalizzare i prodotti Made in Italy a denominazione di origine (Dop) che la stessa Unione Europea dovrebbe invece tutelare e valorizzare”.

“L’Unione Europea deve intervenire per impedire un sistema di etichettatura, fuorviante discriminatorio ed incompleto, che finisce per escludere paradossalmente dalla dieta alimenti sani e naturali che da secoli sono presenti sulle tavole, come l’olio extravergine d’oliva, eccellenza di questa regione e prodotto cardine della dieta mediterranea”. Ha affermato il direttore della Coldiretti Liguria, Enzo Pagliano.

“Ad essere bocciati dal semaforo rosso ci sono tra gli altri – sottolinea Coldiretti Liguria- le prime tre specialità italiane Dop più vendute in Italia e all’estero, come il Grana Padano, il Parmigiano Reggiano ed il prosciutto di Parma, ma si arriva addirittura a colpire anche l’extravergine di oliva, considerato il simbolo della dieta mediterranea”.

“Con l’inganno delle etichette a semaforo – conclude Calleri- si rischia di sostenere, con la semplificazione, modelli alimentari sbagliati che mettono in pericolo, non solo la salute dei cittadini italiani ed europei ma anche un sistema produttivo di qualità che si è affermato pure grazie ai riconoscimenti dell’Unione Europea”.

“In gioco – ha precisato Coldiretti – c’è la leadership italiana in Europa nelle produzioni di qualità con 289 riconoscimenti di prodotti a denominazione (Dop/Igp), un sistema di eccellenza del Made in Italy che genera un volume di affari al consumo di 11,5 miliardi di euro, con 70 mila operatori”.

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