23 Dicembre 2024 14:47

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IMPERIA. PARCHEGGI A PAGAMENTO IN PIAZZA DUOMO E VIA BENZA, INSORGONO I RESIDENTI DEL PARASIO: “ZTL FRUTTO DI MENZOGNE E IGNORANZA, ORA…”/IL CASO

In breve: A distanza di una settimana dall'ultimo consiglio comunale nel corso del quale è stata bocciata, tra le polemiche, la mozione del capogruppo di Fratelli d'Italia Alessandro Casano, con la quale si chiedeva...

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A distanza di una settimana dall’ultimo consiglio comunale nel corso del quale è stata bocciata, tra le polemiche, la mozione del capogruppo di Fratelli d’Italia Alessandro Casano, con la quale si chiedeva il ritiro dell’ordinanza che prevede l’istituzione dei parcheggi a pagamento in piazza Duomo e via Benza, i residenti del Parasio, per bocca di Mauro Banchero, hanno inviato una nota stampa polemica in merito alla difficile situazione del suggestivo quartiere portorino.

“Martedì 6 giugno – si apre la nota stampa – ho assistito alla discussione in Consiglio Comunale della mozione avanzata meritoriamente dal dottor Casano contro la decisione dell’ Amministrazione di far pagare i parcheggi in piazza Duomo ed in via Benza.

La mozione è stata respinta con 15 voti contro 10 (3 astenuti): tre Consiglieri della maggioranza hanno votato a favore. Molto sensata in particolare (per l’immediato) la proposta del Consigliere Savioli di rendere gratuiti i parcheggi per i possessori dei pass ZTL (e rendere costi e orari per tutti gli altri omogenei con quelli in vigore ad Oneglia aggiungo io).

Niente: poiché ‘non si sono viste sollevazioni popolari’ un altro schiaffo a chi abita al Parasio. A questo punto ritengo sia opportuno fare chiarezza sull’ agonia del Parasio.

È una storia di menzogne, malafede o ignoranza delle cose e manipolazioni da parte della precedente Amministrazione, ma avallate, confermate e portate a termine dall’attuale vice Sindaco ing. Zagarella.

In sintesi un inganno, imposto poi con multe feroci, capillari e sistematiche.

– Premessa

Parafrasando il Sindaco ing. Capacci, ‘da nessuna parte d’Italia’ esiste un’isola pedonale come quella assurda del Parasio. Le tante isole pedonali nei tanti centri storici italiani sono appunto ‘in centro’, ovvero dove esistono negozi, bar, locali, servizi e sono possibilmente in piano. Non sono, come al Parasio, nel punto più alto di Porto Maurizio dove non c’è un negozio, uno, non un bar, uno. Non parliamo neppure di banche o farmacie o altri servizi. Resiste solo un eccellente piccolo ristorante che lavora lì in alto dal 1977 grazie alla sua qualità. E di ‘isola pedonale’, sia chiaro, agli abitanti del Borgo non è mai, mai, stata fatta menzione.

-La menzogna

Nel ‘Progetto di sistemazione di piazza Parasio, piazza della Chiesa Vecchia, via Parasio, via delle Carceri, piazza Consoli e via Vianelli’ del 10 marzo 2010, Comune di Imperia (da qui in seguito ‘Prog.10/3/2010’) a pagina 11 si legge: ‘la proposta risponde ad un’incessante domanda di libera pedonalizzazione’. Incessante domanda: ma di chi mai? Quando mai?

-Manipolazione

Nell’unico incontro tenuto dalle Autorità Pubbliche con la cittadinanza nell’agosto del 2011, determinato dalle firme di protesta contro altri due piccoli ascensori da aggiungersi ai tre sempre rotti che dovrebbero aiutare l’ascesa al Parasio dalla Marina, non una , non due, ma ben tre volte fu detto all’allora Sindaco Strescino di non spendere soldi, di non fare nulla in piazza Parasio (in effetti anche quella è via Parasio). Erano previsti dei gradoni che avrebbero eliminato 19 posti auto più 5 per le moto: il Sindaco alla ‘terza’ disse che aveva capito e che oltre ad eliminare i due altri ascensori non avrebbe toccato ‘la piazza’.

Figurarsi se avesse detto che il Comune non solo avrebbe eliminato i 19 posti auto più moto per metterci un piccolo scivolo per bambini (corto per risparmiare sul costo del tappeto di atterraggio) perfettamente inutile ( praticamente mai visto usare), ma che avrebbe pedonalizzato tutto , togliendo 126 posti auto senza alternative!!! A cui si aggiungono gli 8 posti in meno in via Benza (erano 90 ‘bianchi’, ora sono 80 ‘blu’ più 2 per disabili, dopo diversi milioni di euro dei contribuenti spesi in 4 anni di estenuanti lavori).

-A che scopo poi?

‘Per determinare le condizioni fondamentali per l’insediamento di nuove attività commerciali’ (pagina 5 del Prog.10/3/2010): concetto ribadito dall’ing.Zagarella il 13/11/2014 durante una riunione con comitati di abitanti del Parasio: ‘Progetto ereditato, ma una grande opportunità per il Borgo’.

Malafede o totale ignoranza dello stato dei fatti – terzo non dato- ?

Sarebbe bastato e/o basterebbe fare un giro su da via Vianelli, a via Vecchie Carceri, a via Parasio, sempre su in salita fino in cima, per rendersi conto che ci sono solo abitazioni (occupate in buona parte da persone anziane) : niente altro.
In effetti nella parte ‘alta’ c’era una pizzeria: in via Vecchie Carceri: ha chiuso nel novembre del 2013 e nessuno ha più riaperto.
-A pagina 7 del Prog.10/3/2010 ( sia chiaro mai presentato agli abitanti) si legge – ironia – di una ‘rinnovata offerta di posti auto per residenti ed ospiti’. In effetti la frase completa a pagina 5 citata qui sopra recita: ‘La pedonalizzazione del Centro Storico di Porto Maurizio, in stretta relazione con il progetto di parcheggio interrato in Piazza Duomo , favorisce la riqualificazione del quartiere determinando le condizioni fondamentali per l’insediamento di nuove attività commerciali’.
Il concetto della rinnovata offerta di posti auto viene ribadito parola per parola a pagina 6 del ‘Progetto di sistemazione di piazza Parasio, piazza della Chiesa Vecchia, via Parasio , via delle Carceri e via Vianelli’ del febbraio 2012, Comune d ‘Imperia (di seguito Prog.2/2012).

Menzogna, malafede o ignoranza delle cose?

-Di certo non si è creato alcun ‘circolo virtuoso che favorisca lo sviluppo economico e sociale del quartiere’ (pagina 5 del Prog.10/3/2010).
Il Borgo è una landa desertica sporca e spettrale invasa occasionalmente. Per esempio a Pasqua, via Parasio e dintorni sono stati trasformati in un orinatoio a cielo aperto per la 4 giorni di ‘Street Food’: pipì sotto le finestre, pipì in ogni angolo, pipì nelle cantine. Più il fumo e l’odore acre della carne alla brace (anche il Venerdì Santo). Via Vecchie Carceri è stata invece adibita al parcheggio dei grossi furgoni che hanno portato su e poi via i 23 stand: al Parasio non possono salire veicoli del peso superiore a 2,5 t….Per lo sporco nessun problema : il Parasio è piastrellato con materiale ‘autobloccante di pregio definito tipo Saint-Florent idoneo a resistere allo sporco’ (pagine 8 e 12 del Prog. 2/2012) : si sporca a guardarlo e resiste nel senso che mantiene lo sporco stesso. (Secondo alcuni esperti costa meno di 5 euro al metro quadro, ma per metterlo al posto dell’asfalto ci sono voluti anni perché ‘posato su disegno’).

-Chi ne ha tratto vantaggio?

L’unica a guadagnarci è stata – forse – la società di Sanremo che per più di tre lunghi anni ha svolto i lavori , il valore dei quali secondo il preventivo (pagina 17 del Prog.2/2012 ) era pari a 1.643.785,47 euro di cui 88.866,72 per assistenza archeologica. (È la stessa società che ha fatto la pedonalizzazione della prima parte di via Cascione. Con la chiusura di via Cascione si crea una coda chilometrica perché l’unico modo per chi viene da Oneglia per andare nelle zone ad est di piazza Ricci è percorrere l’orrida galleria Gastaldi che parte dall’Aurelia. Ma che importa? Tanto Imperia è già la peggior provincia del nord per qualità della vita : 65ª su 110 nell’ultima classifica del Sole 24 Ore , addirittura 103ª secondo l’analisi del 2016 di Italia Oggi e La Sapienza di Roma).

È un fatto, torniamo al Parasio, parenti, amici, medici, operai, artigiani non possono che parcheggiare lontano ed arrivare poi a piedi dopo lunghe salite, ovvero, come purtroppo succede, non venire affatto o chiedere un compenso maggiore. I prezzi delle case non potevano che scendere e sono scesi. Per disperazione qualcuno svende e ovviamente qualcuno compra . A questo punto basta aspettare: una nuova e diversa Amministrazione , oppure che la trasformazione immobiliare del Borgo sia arrivata al compimento”.

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