24 Novembre 2024 01:54

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IMPERIA. MERCOLEDÌ 28 GIUGNO IL CORO MUSICA NOVA DI SANREMO IN CONCERTO PRESSO LA CHIESA DI BORGO PERI PER LA FESTA DI SAN PIETRO E PAOLO/GLI APPUNTAMENTI

In breve: Coro Musica Nova di Sanremo in concerto a Sanremo e ad Imperia nell’ambito dei festeggiamenti di San Pietro e Paolo.

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Coro Musica Nova di Sanremo in concerto a Sanremo e ad Imperia nell’ambito dei festeggiamenti di San Pietro e Paolo.

Il Coro Musica Nova si esibirà lunedi 26 giugno alle ore 21 presso la Chiesetta di San Pietro (a cinque minuti dall’ospedale) e mercoledi 28 giugno alle ore 21 , presso la Chiesetta di Borgo Peri ad Oneglia; i due concerti rientrano nell’ambito dei festeggiamenti in onore di San Pietro e Paolo e sono ad ingresso gratuito.

Il Coro Musica Nova nasce ufficialmente a Sanremo nel 2008; le idee e il metodo del Maestro Paolo Caravati caratterizzano, insieme al repertorio, lo stile e il timbro del coro che , lavora in modo particolare, sulla scuola di canto con metodo, disciplina e costanza.
Il Musica Nova ha collaborato con l’Orchestra Sinfonica di Sanremo: citiamo l’esecuzione del “Gloria” di Dvorak nel 2014 a Sanremo, il Concerto “omaggio al melodramma italiano” nel 2015 al Teatro Grande di Brescia, l’esecuzione della Missa Brevis “Rorate Coeli Desuper “ di Haydn, nel 2016 l’esecuzione del “Gloria “ di Vivaldi e del “Requiem “ di Mozart, nel 2017 del “Te Deum “ di Haydn.

Nell’ambito delle attività del coro ricordiamo: il CD “Locus Iste” nel 2012, la tournée a Coimbra, in Portogallo e gli scambi culturali con cori italiani e stranieri .

Il programma delle due serate prevede l’esecuzione di brani tratti dalle seguenti opere:

J.ARCADELT – AVE MARIA
Jacques Arcadelt (1504-1568), musicista e compositore fiammingo, soggiornò per molti anni in Italia e nel 1540 fu nominato maestro del coro della Cappella Sistina. Lo stile di Arcadelt fonde la tradizione franco-fiamminga con la musica italiana del Rinascimento. Ebbe larghissima fama come compositore di musica sacra e anche profana. Arcadelt deve la sua notorietà odierna presso il grande pubblico soprattutto al mottetto Ave Maria gratia plena, anche se si tratta quasi sicuramente di un riadattamento ottocentesco di una melodia di Arcadelt.
A.VIVALDI – GLORIA RV 589
Il Gloria RV 589 fu composto verso il 1713, durante il periodo in cui Vivaldi forniva opere religiose all’Ospedale della Pietà; scritto per 2 soprani, 1 contralto, coro misto a 4 voci, archi, oboe, tromba e basso continuo, fu sicuramente eseguito un 2 luglio, festa della Visitazione e festa della Pietà. Si tratta di una composizione estremamente varia e articolata (12 sezioni), completa manifestazione del genio e dell’inventiva di Vivaldi anche nel campo della musica sacra.
W.A.MOZART- LAUDATE DOMINUM (da VESPERAE SOLEMNES DE CONFESSORE)
I Vesperae solemnes de confessore K 339 furono composti a Salisburgo nel settembre 1780, in coincidenza con la festa di San Gerolamo (30 settembre). All’interno di una solida struttura complessiva dominata dall’elemento corale, il salmo Laudate Dominum è la sola aria solistica, per soprano e coro misto a 4 voci; una pagina di toccante lirismo e di intimo fervore, introdotta da una frase affidata ai violini che si eleva e prepara la trepida e commossa preghiera della voce del soprano, prima dell’estatico intervento del coro.
W.A.MOZART – AVE VERUM K 618
Lo stupendo mottetto Ave verum corpus fu composto nel 1791 durante un soggiorno a Baden (nei dintorni di Vienna ) ove la moglie di Mozart Costanza si trovava per le cure termali. Fu composto da Mozart per sdebitarsi con Joseph Stoll che aveva procurato un alloggio a Costanza. Questo breve mottetto è il più fervido ed illuminato di tutti I canti eucaristici. Nel breve ma incommensurabile spazio di 46 battute l’immagine dolorosa del crocifisso, gli spasmi dell’agonia, l’orrore della morte si trasfigurano nella pace eterna.
W.A.MOZART – REQUIEM K 626
Mozart ci lasciò il suo Requiem incompiuto, come un poderoso torso marmoreo. Poco dopo la sua morte lo terminarono, quasi nel buio dell’anonimato, altre mani, ma da lui ammaestrate e cresciute nello spirito della sua scuola. La dolce soavità del Flauto Magico (contemporaneo al Requiem) pervade anche quest’opera. Dalla contrita preghiera dell’Introito che invoca la pace eterna per I defunti si eleva il soave corale del soprano Te Decet Hymnus. Al Confutatis, sugli orrori della dannazione aleggia il celestiale “ voca me” delle voci femminili. Consolatrici speranze addolciscono la conclusione del cupo ed angosciato Lacrimosa. Sempre e dovunque la lotta disperata delle creature si placa nella certezza della pace eterna. Così Mozart, pur vicino alla fine, continua a vedere nella morte la “ vera e miglior amica degli uomini”, grazie alla sua semplice ma fermissima fede nell’immortalità.
A.BRUCKNER – LOCUS ISTE
Anton Bruckner, compositore di 9 monumentali sinfonie e di musica sacra, fu più apprezzato dai contemporanei come organista e solo dopo la composizione ed esecuzione della sinfonia n.7 (1883) conobbe improvvisamente la celebrità come compositore. Di struttura apparentemente semplice, con tratti di dolce melodismo , fonde magnificamente il carattere romantico della musica di Bruckner con la sua profonda e rigorosa religiosità
TE DEUM
FRANZ JOSEPH HAYDN (1732-1809)

Questo magnifico brano corale appartiene alla maturità di Haydn e fu scritto su commissione dell’imperatrice Maria Teresa. Il Te Deum fu composto nel 1799 e la prima esecuzione avvenne nel 1800 a Eisenstadt nel palazzo Esterhazy, per celebrare l’arrivo di Lord Nelson. E’ un brano di breve durata (circa 10 minuti) ma di grande imponenza. Il brano è articolato in 3 sezioni, con un adagio centrale che separa la sezione iniziale (Allegro) da quella finale (Allegro moderato); si conclude con una doppia fuga sulle parole in te domine speravi. La coda finale si caratterizza per la sovrapposizione orchestrale e corale con ritmi sincopati fino alla chiusura trionfale.

CANTIQUE DE.J.RACINE
Gabriel Fauré (1845-1924)

E’ una composizione per coro misto a 4 voci e organo (successivamente lo stesso Fauré ne curò una trascrizione con accompagnamento orchestrale). Il testo (Verb egal au très haut) è una parafrasi francese scritta dal grande poeta e tragediografo Jean Racine, pubblicata nel 1688 negli Hymnes traduits du breviair romain (parafrasi tratta da un inno latino Consors Paterni luminis attribuito a S.Ambrogio). Questo meraviglioso brano giovanile, di trascinante bellezza melodica, presenta alcuni caratteri in comune con il Requiem composto molti anni più tardi, in particolare il lirismo sereno ed intimo e l’eleganza dell’accompagnamento strumentale.

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