Imperia. Si sono avvalsi della facoltà di non rispondere L.C,, 26 anni e D.D., 24 anni, arrestati venerdì mattina, 8 settembre, dai Carabinieri di Imperia al termine di una lunga e complessa indagine condotta dal Pm Antonella Politi e affidata al Nucleo Operativo dei Carabinieri. Stamane, presso la casa circondariale di Imperia, i due sono comparsi davanti al giudice Paolo Luppi e al Pubblico Ministero Antonella Politi per l’interrogatorio di garanzia assistiti dagli avvocati Simona Rota e dal collega Marco Noto. Entrambi hanno preferito non rispondere alle domande del giudice che ha confermato la misura cautelare del carcere per il pericolo di reiterazione del reato.
I due sono accusati in concorso a vario titolo di sequestro di persona, minacce, lesioni, furto aggravato, spaccio di droga a minori, ricettazione e detenzione illegale di proiettili di pistola.
L.C. era stato arrestato nel 2014 nell’ambtio dell’operazione Deja Vu contro lo spaccio di droghe sintetiche e sostanze dopanti nelle palestre ma anche a Sanremo, nel 2012, per spaccio di droga all’interno di un locale della movida sanremese.
Secondo quanto ricostruito dai Carabinieri i due arrestati, probabilmente per un regolamento di conti legato allo spaccio di droga, avrebbero sequestrato un coetaneo di poco più giovane obbligandolo a compiere un furto nell’abitazione dello zio che, però, dopo averli smascherati (in quanto in casa al momento del tentato furto), li avrebbe denunciati. Avrebbero così iniziato a minacciare l’uomo e il nipote affinché quest’ultimo ritirasse la querela.
Per quanto concerne invece le accuse di ricettazione e detenzione illegale di proiettili di pistola, si tratta di contestazioni aggiuntive, emerse nel corso delle perquisizioni domiciliari e sull’auto di uno degli indagati. Nell’ambito dell’inchiesta, che ha preso il via negli ultimi mesi del 2016 a seguito della denuncia presentata dallo zio del giovane sequestrato, sono emersi anche diversi episodi di spaccio, in particolare hashish e marijuana a minorenni.