Mano pesante dei giudici questa mattina in Tribunale a Imperia nell’ambito del processo che vedeva sul banco degli imputati Franco Trotti, 53 anni, difeso dall’avvocato Roberto Rum, accusato di tentato omicidio. Il collegio composto dai giudici Ascheri, Trevia e Ceccardi, dopo una breve camera di consiglio, hanno emesso una condanna a 17 anni e 6 mesi di carcere.
LA VICENDA
Trotti è accusato, mentre a bordo di una Peugeot 307 “con targhe illeggibili“, di aver tentato in più occasioni di investire un agente di Polizia sceso dall’auto per intimargli l’alt. Secondo la ricostruzione degli organi inquirenti, il tutto sarebbe avvenuto nell’ambito di un inseguimento. In particolare Trotti non si sarebbe fermato a un controllo di Polizia in quanto doveva scontare una precedente pena pari a 1 anno e 6 mesi di carcere.
Nel dettaglio, secondo l’accusa, Trotti “al fine di evitare il controllo e l’identificazione da parte di personale del Commissariato P.S. di Ventimiglia, nel corso di un lungo inseguimento ed in località differenti del territorio prossimo al confine con la Francia, puntando volutamente l’autovettura di cui era alla guida contro l’agente scelto xxxxxxxx, sceso ogni volta dal veicolo di servizio per intimare l’alt ed eseguire il controllo, compiva atti idonei diretti in modo non equivoco a cagionarne la morte, non riuscendo nell’intento per cause indipendenti dalla propria volontà ed in particolare per la pronta reazione dell’agente xxx che spostandosi repentinamente riusciva ad evitare ogni volta l’investimento”.
Trotti, inoltre, è accusato di “aver danneggiato, rendendola in tutto o in parie inservibile, un’autovettura di servizio della Polizia, postasi al suo inseguimento, speronandola con due distinte azioni e facendola collidere contro il cordolo di un marciapiede, provocando con ciò lo scoppio di un pneumatico”.