Si invita la cittadinanza all’incontro, che si terrà venerdì 16 febbraio, ore 14,30 presso il Liceo G.P.Vieusseux, Via Terre Bianche 1, dedicato a “La crisi degli olivi in Liguria”, presentazione della ristampa dell’articolo di Giovanni Boine, curata da Rita Cersosimo, Simone Fiori, Gabriele Volpara, ex studenti del Liceo, con la partecipazione dei Professori Andrea Aveto e Vittorio Coletti dell’Università di Genova.
All’incontro, coordinato dalla Prof.ssa Camilla Berio, intervengono i curatori, Ettore Perlo del Presidio G.Montalbano di Libera.e gli allievi del Vieusseux con domande sul tema.
L’evento è organizzato da Libera e dal Liceo nell’ambito delle attività di formazione del Progetto Uliveto della Pace, sostenuto dal Ministero del Lavoro e dal MIUR.
Nel corso dell’evento verrà proiettato il video “Antiche terre tra cielo e mare” realizzato dal Liceo Artistico Statale di Imperia. Nel centenario della morte di Giovanni Boine, tre ex alunni del Vieusseux-De Amicis ora studenti di discipline umanistiche all’Università di Genova, affrontano con il loro professore, Andrea Aveto, esperto della storia e delle opere di Giovanni Boine, la lettura di La crisi degli olivi in Liguria. L’articolo, pubblicato nel 1911, parla a tutti noi che abbiamo a cuore la natura, la storia e lo spirito di questa terra di Liguria.
Già allora, Boine raccontava degli uliveti abbandonati, dei muri a secco trascurati, di una terra dove l’operosità e la cultura dignitosa e austera dei secoli passati erano lasciati da parte in nome del commercio e del profitto.
Dopo più di un secolo, il progetto dell’Uliveto della Pace ha come scopo il recupero e la riqualificazione di un luogo dove tutti potranno conoscere storia, scienza, bellezza del nostro territorio tra terra, cielo e mare.
Molti condividono lo stesso sogno, sempre più consensi arrivano da enti e associazioni, aumenta il contributo volontario di tanti cittadini, diversi per provenienze e generazioni, nella convinzione che l’Ulivo della Pace, del Bene e della Bellezza possa crescere serenamente e restituire a tutti la speranza nel futuro, mettendo radici in questa terra pietrosa e ricca, alimentato dal nostro sole.
Un pensiero speciale va a Luciano Calzia – volontario di Libera come i tre giovani curatori di questo libro – che ha tanto sostenuto queste speranze, per amore del bene di tutti, e al suo sguardo che sapeva andare lontano, oltre i limiti che questa vita ci pone.