25 Dicembre 2024 07:12

25 Dicembre 2024 07:12

IMPERIA: INCHIESTA CLINICA SANT’ANNA, ECCO TUTTI GLI ESAMI E I VIAGGI IN AMBULANZA CONTESTATI DA PROCURA E ASL/LA RICOSTRUZIONE

In breve: Mentre prosegue serrata l'inchiesta della magistratura, l'Asl ha già presentato il conto alla Clinica Sant'Anna, accusata di aver addebitato al Sistema Sanitario Nazionale migliaia di esami clinici e oltre mille trasporti in ambulanza

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Mentre prosegue serrata l’inchiesta della magistratura, l’Asl ha già presentato il conto alla Clinica Sant’Anna, accusata di aver addebitato al Sistema Sanitario Nazionale migliaia di esami clinici e oltre mille trasporti in ambulanza tra la clinica e il nosocomio imperiese.

L’Asl presenta il conto degli esami alla Clinica Sant’Anna.

Nel dettaglio dal 2012 al 2017, secondo i conti dell’Asl, che ha aperto un’inchiesta interna, sono ben 4294 gli esami del sangue eseguiti presso i laboratori dell’Ospedale di Imperia per un ammontare complessivo di 119.438,57 €.

Nella contestazione dell’Asl, si fa riferimento a “prestazioni di laboratorio fruite da parte di codesta Casa di Cura presso il Laboratorio Analisi di Imperia in relazione a pazienti trattati in riabilitazione estensiva ed RSA”.

In particolare, 534 esami per Neurologia, 1991 per Ortopedia e 1769 per la Sant’Anna, come RSA.

Inoltre, l’Azienda Sanitario Locale ha anche contestato che da parte della centrale operativa 118 codesta struttura (la clinica Sant’Anna), sempre senza alcuna apparente giustificazione, abbia richiesto trasporti in ambulanza per pazienti della casa di cura senza seguire gli ordinari canali (richiesta da effettuarsi su impegnativa rossa e da inviarsi al distretto per la relativa autorizzazione) a partire dal 10.1.2013″. 

In particolare dal 2013 al 2017 sono ben 1055 i viaggi in ambulanza “richiesti su modulistica Asl, senza preventiva autorizzazione del distretto di competenza”. 

Nel dettaglio, 260 nel 2013, 211 nel 2014, 253 nel 2015, 137 nel 2016 e 194 nel 2017. 

L’inchiesta e i casi contestati

L’inchiesta avrebbe preso il via a seguito di un esposto cui avrebbero fatto seguito le verifiche da parte della Compagnia della Guardia di Finanza di Imperia.

L’accusa, sostenuta dal Procuratore Aggiunto Grazia Pradella, ipotizza che negli ultimi anni la Clinica Sant’Anna (che da alcuni mesi ha cambiato gestione) avrebbe attribuito i costi di esami clinici e di trasporti in ambulanza al Sistema Sanitario Nazionale in assenza di qualsivoglia convenzione. Di fatto, pratiche sanitarie private venivano fatte figurare come pubbliche.

Gli indagati

Nell’ambito dell’inchiesta per peculato, falso e truffa sulla Clinica Sant’Annastruttura sanitaria e socio-assistenziale di 138 posti letto, sita in via Privata Gazzano e convenzionata con il Servizio Sanitario Nazionale, risultano iscritte nel registro degli indagatisi sei persone tra cui: Lorenzo Anfossi, capo delle relazioni esterne e istituzionali per la Clinica Sant’Anna e Giandomenico Poggi, direttore del dipartimento dei servizi dell’Asl e del laboratorio di analisi.

Le accuse 

La truffa

Una prima contestazione riguarda gli esami clinici.

Secondo gli inquirenti, con artifizi e raggiri, sarebbero stati effettuati, presso il laboratorio di Analisi dell’Aslesami a favore di pazienti della Clinica Sant’Anna, attribuendone poi il costo al Servizio Sanitario Sanitario in mancanza di una convenzione.

In particolare,  gli artifizi e raggiri ipotizzati sarebbero due, gli esami clinici contestati sarebbero stati eseguiti senza alcuna richiesta del medico curante e campioni di sangue provenienti della Clinica Sant’Anna sarebbero stati catalogati utilizzando gli stessi codici utilizzati per i reparti interni all’Ospedale di Imperia.

Una seconda contestazione riguarda invecece i trasporti in ambulanza.

Secondo gli inquirenti, con artifizi e raggiri, pazienti provenienti o diretti alla Clinica Sant’Anna, sarebbero stati trasportati verso diverse destinazioni con mezzi nella disponibilità dell’Asl, attribuendone il costo al servizio Sanitario Nazionale in assenza dell’apposita convenzione.

Gli artifizi e raggiri contestati riguardano in questo caso l’utilizzo, per i trasporti, di modulistica in uso all ‘ASL 1, e la mancata osservazione delle prescrizioni previste per i trasporti oggetto di contestazione.

Il peculato

La contestazione, in questo caso, riguarda l’utilizzo di  strumentazione del laboratorio di analisi dell’Asl per effettuare esami per la clinica Sant’Anna.

Nelle prossime settimane probabilmente verranno sentiti altri indagati per cercare di far luce sulle ipotesi accusatorie. Le pratiche sanitarie contestate risulterebbero in essere da molti anni, dal 2012.

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