Ancora guasti alla rete idrica, ancora disagi per gli abitanti di Cipressa, una situazione che potrebbe in futuro soltanto peggiorare, come ammette il sindaco, Filippo Guasco: “Continuiamo a ricevere segnalazioni per perdite sia dell’acquedotto che della fognatura, ma la ditta incaricata, Rivieracqua, non interviene, se non quando emettiamo ordinanze. Non hanno abbastanza personale e quello che c’è in molti casi non è sufficientemente qualificato nella ricerca dei guasti o non ha la necessaria strumentazione”.
Guasco preoccupato per il futuro del Consorzio Irriguo di Cipressa e Costarainera
Guasco, che è anche presidente del Consorzio Irriguo di Cipressa e Costarainera, teme soprattutto per le sorti dell’ente che occupa tre persona e fornisce acqua a oltre 500 soci, molti coltivatori che lavorano nella zona di Cipressa, Costarainera e Lingueglietta. Se il debito di Rivieracqua nei confronti del Consorzio non sarà saldato, si rischia il fallimento oppure la chiusura e liquidazione dell’attività.
“I soci, nell’ultima assemblea, hanno già detto chiaramente che se la situazione è questa, saremo costretti a chiudere i rubinetti e a non fornire più acqua a Rivieracqua. Ci siamo rivolti alle autorità competenti, ma si sono dimostrate assenti e nessuno ha preso a cuore il nostro problema. Il Consorzio serve i Comuni e il territorio, è un ente storico e molto importante, ma ora che vanta un credito di 270mila euro verso Rivieracqua rischia di restare paralizzato. Nell’anno in corso non abbiamo incamerato un euro dalla società pubblica, pur fornendo loro l’acqua e il vettoriamento verso le utenze di Cipressa e Costarainera. Soltanto i nostri soci pagano, ma non deve ricadere su di loro, quasi tutti coltivatori o imprenditori agricoli, il debito generato da Rivieracqua”.