23 Novembre 2024 05:57

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23 Novembre 2024 05:57

RUGBY UNDER 18: LA UNION RIVIERA DI IMPERIA SI IMPONE PER 26 – 22 SUGLI AMATORI GENOVA. SCONFITTA PER LA UNDER 16/TUTTI I RISULTATI

In breve: La Union si presenta con tutti i suoi effettivi e ancora con La Rosa, neofita per la categoria, al posto dello squalificato Braccini, che deve meditare ancora a lungo

rugby imperia risultati 26 ottobre

Il laboratorio Union Riviera Rugby under 16 non sfonda con gli Amatori Genova. Numeri e coesione. Sono due fattori determinanti nel contesto rugbistico e che fanno ancora difetto, a mente fredda, considerando la seconda sconfitta stagionale, patita a Sant’Olcese con gli Amatori Genova. I corsari avevano di fronte, peraltro, un settore giovanile da sempre ben strutturato. E con tutte le difficoltà che ha comunque la categoria in termini di numeri ed in relazione ad anni che in Liguria sono stati, tra gli altri, di peggiore denatalità.

La spedizione Unionista verso Sant’Olcese non è delle più assortite: ci sono infortuni ed assenze non preventivate. Ci sarebbero dei numeri in partenza, certo, ma si tratta comunque di una non facile attività di franchigia che raccoglie ragazzi dell’intera provincia di Imperia, con tutte le difficoltà legate ad assemblaggi operati su di un territorio ove collegamenti e comunicazione sono oggettivamente difficili.

Di fatto la Union si presenta all’appuntamento con soli 15 giocatori. Di per sé nel rugby non sarebbe un problema perché si mette in gioco anche la possibilità di dover operare con le forze a disposizione. La forza sta nel gruppo, ma l’omogeneità del gruppo si deve ancora creare.

L’assenza di Liporace nel difficile ruolo di estremo costringe il tecnico Pallini ad un rimescolamento delle carte a disposizione, ponendo giocatori fuori ruolo abituale. Ne è conseguito un monologo degli Amatori. Però anche una buona occasione per la Union nella prova sul gioco difensivo, alla baionetta. Sarebbe stato utile El Kraa.

Il monumentale Omar, visto in allenamento, dopo un anno di esperienza, è sempre più efficace, ma purtroppo non era presente. È un sicuro prospetto, in ogni caso. La Union però non è mai doma e gioca da par suo con le armi a disposizione per poter fare bella figura. Ne consegue almeno un calcio di punizione piazzato. La buona preparazione fisica, impostata da Marco Calzia, ha sicuramente comportato la tenuta nel secondo tempo, pur con un passivo pesante.

Ne consegue anche la meta del solito Chiappori. Da lui ci si aspetta, pure, molto, a tutti i livelli, ma, come detto, è il gruppo che va coeso. La partita non dura ancora a lungo, anche se gli Amatori calano e la Union resiste proprio in forza delle capacità atletiche. La causa del finale anticipato è la mancanza del “numero legale”. Per fortuna non si parla di vergognose manovre d’assise governativa, ma del termine di uno sforzo improbo per il giovane mediano di mischia Francesco Borca, 40 chili di coraggio che, in attesa della sua crescita fisica, dirige l’orchestra formandosi il carattere. La sua caviglia non regge e alza bandiera bianca.

Partita finita e nodi che vengono al pettine, tutti da sciogliere per i tecnici Pallini, Trucco e per il gruppo dei Salesiani Vallecrosia, senza dimenticare il supporto del gruppo tecnico al completo, ivi rappresentato dal tecnico under 18 Perrone, che in ogni caso sta trasmettendo garra al gruppo (per chi non è avvezzo alla mentalità argentina, la garra è una voce intraducibile che si configura come voglia e combattività). Avanti dunque a testa alta.

Under 16 gir. territoriale liguria/piemonte (ii giornata)

  • Amatori Genova – Union Riviera 55/10
  • FTGI Rugby Ligues/1 – Black Herons Acqui 83/0
  • FTGI Marengo – CUS Genova 0/75
  • CLASSIFICA: FTGI Rugby Ligues/1 punti 10, Acqui, Amatori Genova, CUS Genova ed Union Riviera 5, FTGI Marengo 0.

In trasferta assieme alla under 16, la under 18 della Union Riviera Rugby coglie il bottino pieno in quel di Sant’Olcese di fronte agli Amatori Genova. Una scuola rugbistica di rispetto, espressione ora di una società di serie B e però infine relegata all’ultimo posto di un equilibrato gironcino. La Union si presenta con tutti i suoi effettivi e ancora con La Rosa, neofita per la categoria, al posto dello squalificato Braccini, che deve meditare ancora a lungo.

Inizio consueto per i corsari: la malattia tipica della Liguria occidentale sportiva, le “dormite” di inizio partita, si manifesta con una meta avversaria non trasformata. Il buco era alla bandierina. Meno male.

Gli Amatori giocano in modo fisico e creano pressione, assecondati dall’arbitraggio. In ogni caso la Union ha un roster di terze linee di notevole qualità e quando sono concrete e non leziose, fanno male. Ed è meta, pareggio e sorpasso con il calcio di Marasco. I tre quarti corsari hanno soprattutto gambe e un contragolpe permette una ulteriore segnatura non trasformata, per cui si va al riposo con un vantaggio corrispondente ad una meta trasformata.

A favore della Union. Gli Amatori hanno soprattutto carattere, una genovesità spigolosa che si traduce nella ricerca ossessiva del punto debole avversario. La mediana ospite non comunica in modo sufficiente e la mischia appare un po’ disunita. Lì c’è da lavorare. Con due mete ulteriori al passivo, sarà il capitano corsaro Archimede a suonare la carica. Alla distanza esce la Union, con la sua preparazione fisica orchestrata da Marco Calzia, il carattere infuso dal tetragono tecnico Flavio Perrone e le sagacie tattiche trasmette per mano di Davide Pozzati. Si passa al gioco elementare e si segna, si gioca in modo reattivo e veloce, si corre. Due mete corsare, la seconda di Archimede in mezzo ai pali, segnano la partita. Gli Amatori racimolano un solo calcio di punizione, giocando fino alla fine una partita vera.

Vince la Union per 26 a 22. Cinque punti per la vittoria con bonus per le quattro mete segnate, mentre i padroni di casa si tengono un punto per la sconfitta di misura. La Union ora insegue il FGTI Rugby Ligues, di fatto espressione del movimento dell’estremo Levante ligure, a soli due punti. I giochi restano aperti. Partitone in arrivo domenica 28 alle 13.30, quando al “Pino Valle” si presenterà la seconda squadra degli Embriaci. Un passaggio chiave per la stagione ?

Under 18 gir. territoriale girone 3 (iii giornata)

  • Amatori Genova – Union Riviera 22/26
  • FTGI Rugby Ligues/2 – FTGI Embriaci/2 67/14
  • CLASSIFICA: FTGI Rugby Ligues/2 punti 14, Union Riviera 12, FTGI Embriaci/2 5, Amatori Genova 1.

Imperia Rugby under 8 e under 10, spedizione Savona

Prima vera prova di carattere per i piccolissimi e i piccoli dell’Imperia Rugby, in trasferta al Fontanassa di Savona con il nutrito gruppo di tecnici e preparatori. Ovviamente, quello che conta è divertirsi, stare insieme, anche agli avversari con i quali si saldano “rapporti” che possono durare una vita, nonché dimostrare i propri miglioramenti. Imperia porta nella città della Torretta cinque piccoli under 8. Ben quattro sono neofiti e solo uno è al secondo anno di specialità. Probante, quindi, l’impresa.

Si è giocato un gironcino andata e ritorno con due squadre del CUS Genova (ormai la Superba sembra essere lanciata verso importanti posizioni nell’ovale nazionale) e con i Reds, altra realtà imperiese con un gruppo consolidato. Il Cus è stato rintuzzato sempre, nonostante le sconfitte, le ultime due partite sono state perse per mancanza di concentrazione e di stazza fisica. Con i Reds, infatti, si mancava a livello di peso e di esperienza, ma la prima partita, pareggiata 4 mete a 4, ha detto molto sul piano del gioco e soprattutto dell’orientamento in campo. I tecnici sono, dunque, contenti. I bambini anche.

Per quanto riguarda la under 10, bella prova con il Busalla, altro serbatoio del minirugby genovese. Molte mete di Nicolò Reitano, certo, nonché di Ester Pelle e Leonardo Cha, i quali, per avere nel dna il crisma dell’entroterra combattivo, hanno sicuramente i numeri di partenza di alto livello. Però il punto non è qui, sottolineano i tecnici, come Viviana Bousquet, Irene Ardoino ed altri ancora. Il punto è che non ci si può basare sui singoli neanche a questi livelli. E dunque il gruppo si deve formare e soprattutto si deve comunicare. La prova si ha di fronte alle “corazzate” del CUS Genova, prima e terza squadra, dato che si sconta differenza fisica e di età. E allora di settimana in settimana si studieranno i correttivi per migliorare ed affrontare anche quello che sembra inaffrontabile. Ne è prova anche il fatto che il Savona ha prevalso infine con l’Imperia quando quest’ultima ormai non ne aveva più.

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