5 Novembre 2024 21:54

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5 Novembre 2024 21:54

Caos Porta a Porta, Imperia: operai Teknoservice sul piede di guerra, scatta lo stato di agitazione. “Pronti a interrompere gli straordinari, ecco le nostre richieste”/Le immagini

In breve: Al termine dell'incontro è stato dichiarato lo stato di agitazione che potrebbe portare al blocco degli straordinari e il conseguente irrigidimento del servizio di raccolta rifiuti.

“Se non si trova un accordo, dal 10 aprile partiamo con il blocco degli straordinari”. Così affermano i sindacati al termine dell’assemblea degli operai Teknoservice, impegnati nel servizio di raccolta rifiuti porta a porta, per protestare contro le precarie condizioni lavorative.

Caos Porta a Porta: stato di agitazione degli operai Teknoservice

Circa 60 operai Teknoservice, da due mesi al lavoro in città per gestire il nuovo servizio di raccolta rifiuti porta a porta, hanno preso parte questa mattina all’assemblea convocata dai sindacati Cgil, Cisl, Uil e Fiadel, a seguito della notifica, da parte della società, di 70 contestazioni disciplinari a svariati lavoratori per presunte irregolarità nell’espletamento del servizi.

Presenti all’assemblea Luigi La Marca (Uil), Tiziano Tomatis (Cgil) e Simone Vignola (Fit Cisl).

Al termine dell’incontro è stato dichiarato lo stato di agitazione che potrebbe portare al blocco degli straordinari e il conseguente irrigidimento del servizio di raccolta rifiuti.

“Abbiamo richiesto un incontro congiunto con l’Amministrazione comunale e il Prefetto per avviare le procedure di raffreddamento – spiegano i sindacati all’uscita dell’incontroOggi parte lo stato di agitazione. Se non si trova un accordo, previa consultazione con la commissione di garanzia, dal 10 aprile partiremo con il blocco degli straordinari.

Le nostre richieste sono:

  • rivedere i giri di raccolta per le utenze domestiche, dato che attualmente per ogni operaio dedicato a questo tipo di utenza (28 in totale) ci sono 750 mastelli da ritirare. La cifra è da portare almeno a 500 a testa.
  • credere degli “eco punti” in città, quindi prevedendo dei cassonetti custoditi in alcune zone.
  • eventuale assunzione di personale (almeno 10 per arrivare a regime).
  • nuovi mezzi per l’espletamento del servizio, dato che molti di quelli presenti sono in condizioni critiche.

Vorremmo che l’amministrazione, dato che, con la diminuzione dell’indifferenziato, risparmia sui costi di smaltimento in discarica, investisse risorse nel personale per risolvere i problemi esistenti”.

La segnalazione della CGIL della violazione delle normative di sicurezza

Nella giornata di ieri, la Cgil ha segnalato alla Direzione Territoriale del Lavoro della Provincia di Imperia, al Dipartimento di prevenzione Sicurezza negli ambienti di Lavoro e alla Polizia Municipale la violazione delle normative in materia di sicurezza sul lavoro e contrattuali da parte della società TecknoService.

“In riferimento a quanto in oggetto la scrivente O.S. comunica quanto segue.

1. In data 19 u.s., a seguito della riunione tenutasi presso il comune di Imperia, il sindaco e l’azienda garantivano ai lavoratori e alle OOSS presenti che dallo stesso giorno vi sarebbe stata una svolta nell’atteggiamento verso i dipendenti e nell’organizzazione del servizio generale: raccolta rifiuti e spazzamento. A distanza di un mese circa, nulla si è modificato, infatti continuano ad essere violate sia le norme di sicurezza sul lavoro, quali ad esempio: raccolta rifiuti con il contenitore agganciato dietro agli autocarri, molti autocarri con gravi problemi di frenata e di malfunzionamento delle luci e caricati oltre i limiti consentiti, così come mancato adempimento alle norme contrattuali; durata dell’orario di lavoro, che eccede costantemente il limite dello straordinario previsto nella settimana, e attività di guida senza adeguamento livelli di inquadramento. Tutto ciò al fine di sopperire alle palesi carenze organizzative, strutturali e di personale.

2. All’interno del capannone, spesso l’aria non è respirabile ma, nessun impianto, atto a regolare il microclima è mai stato preso in considerazione.

3. Risulterebbe altresì che, alcuni lavoratori, su disposizione aziendale non possano godere delle 11 ore di stacco (recupero psicofisico) tra un turno e quello successivo.

Pertanto al fine di scongiurare eventuali infortuni sul lavoro e/o a terzi la Scrivente O.S. richiede alle SSVV una verifica di quanto suesposto ed eventualmente un intervento risolutore”.

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