L’assessore all’Ambiente, Laura Gandolfo, replica alle dichiarazioni rilasciate da Confcommercio Imperia in merito al servizio di igiene urbana.
Imperia: Tari, l’assessore Laura Gandolfo replica alla Confcommercio
“Resto stupita dai toni usati dalla Confcommercio per intervenire sulla questione rifiuti, così lontani da quelli che dovrebbe utilizzare un’associazione che ha a cuore la tutela della Città in cui lavorano e investono i propri iscritti.
Posso garantire che il decoro della Città è in cima ai pensieri dell’Amministrazione, a partire dal nostro Sindaco. Se oggi la Confcommercio definisce la Città sporca, non so quale aggettivo dovrebbe utilizzare per le condizioni in cui l’abbiamo trovata meno di un anno fa.
In questi mesi ci siamo assunti la responsabilità di fare quanto non era stato fatto negli anni passati. Se i risultati oggi cominciano a darci ragione, è anche grazie all’impegno dei cittadini e degli esercizi commerciali, che la Confcommercio dovrebbe rappresentare e non solo incassarne le quote. Non riconoscerlo significa anzitutto mancare di rispetto a loro.
La collaborazione con i commercianti c’è stata, c’è e ci sarà. I colleghi Gagliano e Oneglio hanno un contatto quotidiano con chi lavora sul territorio per ascoltare proposte e individuare soluzioni. Certo non si può confondere l’apertura al confronto con la possibilità di tornare indietro alle isole ecologiche strabordanti di rifiuti. Quello è un capitolo fortunatamente chiuso.
Abbiamo intrapreso un percorso complesso, che ha bisogno di aggiustamenti graduali, che stiamo mettendo in campo. Se fosse stato semplice, lo avrebbero già fatto in passato. È una medicina, per certi versi amara, contro il male delle mancate decisioni, di cui parte della società civile è corresponsabile.
Noi stiamo dalla parte delle imprese, per le quali stiamo attuando ogni azione per rendere Imperia sempre più pulita, prospera e viva. Sappiamo che questo sforzo è apprezzato dai commercianti, che sono abituati a guardare più alla concretezza che alle sterili polemiche che sembra invece voler perseguire la Confcommercio”.