“In relazione alla notizia che il Sindaco ha lanciato l’iniziativa “plastic free”, vi sono un paio di considerazioni da fare” – Imperia al Centro interviene con una nota stampa in merito alla decisione dell‘Amministrazione Scajola che, dal 1° dicembre 2019, blocca la distribuzione di plastica monouso nelle attività commerciali. Decisione presa con una ordinanza, firmata dal sindaco Claudio Scajola.
“Stop plastica dal 1° dicembre 2019”: Imperia al Centro commenta la decisione del sindaco Scajola
“Innanzitutto, per quanto riguarda il metodo, l’Amministrazione ha dimostrato ancora una volta la propria chiusura, bocciando la mozione presentata da Imperia al Centro con un teatrino degli orrori messo in scena durante il Consiglio Comunale del 30 aprile scorso. In quell’occasione lo stesso Sindaco aveva bollato la proposta di IAC come “da movimento studentesco” sminuendo il valore della lotta per la tutela ambientale salvo poi ora tentare, goffamente, di intestarsene i meriti.
La seconda considerazione è che il progetto di IAC aveva la finalità di condividere un percorso virtuoso con i commercianti, su base volontaria e senza costrizioni, con una finalità educativa verso il cliente: con lo scopo di attivare comportamenti spontanei da parte dei cittadini, sensibilizzandoli e facendo loro capire quanto sia importante il contributo di tutti alla tutela dell’ambiente.
La strada scelta dal Sindaco è invece quella dell’obbligo e delle sanzioni per chi non rispetterà l’ordinanza.
Tale filosofia non è la nostra, per parecchi motivi: prima di tutto perché ci sembra ipocrita imporre questa misura ai commercianti con un servizio di raccolta rifiuti che presenta ancora moltissime criticità; inoltre abbiamo poca fiducia nell’efficacia dei controlli previsti, visti i ridotti ranghi della polizia municipale.
Soprattutto, con obblighi e sanzioni, anche ammettendo che tutti li rispettino, non si avrà quell’effetto di “trascinamento” positivo sui comportamenti nel consumo di imballaggi in plastica che può nascere soltanto con un cambio culturale, in cui il cittadino sia parte attiva e non soltanto un suddito da vessare.
Vista la gravissima assenza di informazione che doveva essere fatta per l’introduzione del porta a porta e vista l’intenzione di dimezzare le risorse per la comunicazione futura, ci pare però chiaro che l’Amministrazione non abbia intenzione di investire nell’educazione ambientale ne’ di mettere in campo pazienza, capacità di dialogo e di ascolto.
Chiudiamo quindi con le parole del consigliere Verda che meglio riassumono la nostra posizione in merito: “Siamo felici di aver portato, con la nostra mozione, l’attenzione sul tema ma non ci riteniamo soddisfatti della scelta come sempre coercitiva dell’amministrazione. Continuiamo a credere nel valore educativo di una scelta condivisa con i commercianti che venga diffusa e sostenuta dal nostro comune.”